SCANNO: IL LAGO DEL MISTERO, DOVE LA BUSSOLA IMPAZZISCE

Niente creature preistoriche stile Loch Ness, niente a che vedere con gli ipotetici microcosmi racchiusi nel bacino subglaciale di Vostok, almeno per ora.


Il lago di Scanno, però, sembra nascondere un segreto.

Nei mesi scorsi si era guardato con preoccupazione all'abbassamento del livello dell'acqua, piombato giù di 6 metri, come una atroce conseguenza al riscaldamento globale e, in parte, alle infiltrazioni e dispersioni causate dal terremoto dell'Aquila.

Oggi il mistero si infittisce. Bussole impazzite, un oggetto non identificato sepolto nel fondale e armi da guerra che riaffiorano dopo 70 anni. Fatti che, sommati alla morìa di pesci che 4 anni fa ha colpito il bacino nato in seguito a una frana del monte Genzana, alimentano più di un dubbio.

I sommozzatori si sono accorti di perdere il Nord, racconta il Corriere della Sera, durante le giornate ecologiche che si tengono nel bacino: “Il fenomeno si è ripetuto diverse volte e a varie profondità”, racconta Enzo Gentile, ambientalista, pescatore e studioso del lago da una vita.

Da quattro giorni gli uomini dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) stanno monitorando i fondali, profondi fino a 30 metri.

In campo magnetometri e Gps hanno individuato qualcosa, un segnale magnetico che a un certo punto cambia.

“Potrebbe trattarsi di materiali ferrosi sepolti nel fondale. In un solo punto della porzione di lago da noi esplorata c’è un’anomalia negativa molto concentrata, molto localizzata", afferma il dirigente di ricerca Fabio Florindo.

"Abbiamo le coordinate di questo oggetto, stimiamo che misura circa sei metri per due, è di forma ovale, è orientato verso Nord-Est ma non sappiamo di cosa si tratti - conclude - Ulteriori analisi definiranno meglio questa anomalia".
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