Chi sono gli Sciamani? E perché vengono perseguitati in tutto il mondo?

Lo sciamano (se fa del bene), o stregone (se fa del male) è un mistico che sfida l'ignoto e il mistero dell'esistenza.



Un uomo straodinario che riesce a curarsi da dolorose malattie iniziatiche e laceranti crisi esistenziali che lo trascinano al limite della follia. Che inventa riti bioenergetici e danze estatiche per fare una concreta e dolorosa esperienza di morte e rinascita, di verità. 

Diventa un medico, un mago e un mistico. 

Un uomo "nuovo" sano e armonioso. Un visionario, un animale erotico e uno specialista dell'anima umana.

Col trance provocato da allucinogeni, dalla danza e dal suono del tamburo lo sciamano ristabilisce l'equilibrio tra il "dentro" e il "fuori", tra l'uomo e l'universo.




Col "volo magico" - il viaggio interiore - scopre il ritmo vibratorio e le forme dell'Universo. Quando entra in risonanza con gli spiriti trema, perde coscienza e sprofonda nel ventre della Madre Terradove tutto è caos e dove l'energia si muove liberamente. Scende nel regno della Morte, un mondo al rovesciodove gli alberi crescono all'ingiù e il sole tramonta ad oriente. Viene torturato e fatto a pezzi: con una operazione di chirurgia rituale gli vengono trapiantati cristalli e altri oggetti sacri al posto del cuore e degli altri organi. La morte simbolica e il rito dello smembramento liberano l'energia interiore imprigionata dalla corazza del corpo e dell'Ego. 

Aprono alle visioni e alla sapienza sciamanica. 

Lo sciamano può allora lottare contro forze inquietanti, ombre e demoni che grondano sangue e che causano disgrazie e malattie. Attraversa foreste di fiamme e fiumi di pece: il corpo si disfa, diventa puro e leggero. Poi scala l'albero cosmicodecorato con visi e mammelle per ritrovarsi in un paradiso solare dove è accolto come un santo e un perfetto, come uno sciamano.





Quando si incontra il vuoto, l'assoluto e il trascendentale si realizza che non c'é cammino, né conoscenza, né mete da conquistare. 





Con un senso di vertigine si galleggia nel mare del silenzio senza più confini corporei. Si diventa "signori del Sonno" e si sprofonda negli strati più fondi e segreti della psiche. 

E' un percorso di consapevolezza d'autoguarigione e di rinnovamento del sé: si vince la paura del morire, del disordine psichico e del caos. 



Si regredisce per ritornare bimbi, animali polimorfi - né maschi né femmine - e si conquista agilità e sensibilità corporea, poteri medianici e creatività.



Per vivere in compagnia degli animali selvaggi, per raccogliere le piante "maestre" e per meditare in silenzio lo sciamano si ritira nel ventre verde della foresta. 

Per curarsi vagabonda nei deserti d'alta montagna e si fortifica con docce ghiacciate, bagni di vento e diete vegetariane. Ridiventa selvaggio, istintivo e animale. 

Per proteggersi dai demoni indossa il costume sciamanico che è una corazza energetica, ma anche una mappa di simboli cosmici e di itinerari metapsichici.




Lo sciamano è un "etologo" che studia le abitudini degli animali e il mondo vegetale. Per gli sciamani siberiani l'aquila è l'animale guida per salire in cielo. L'apprendista sciamano dovrà imparare a ritornare uccello per volare verso il sole. Anche il condor è sacro perché divora le carni del sacrificio. 

Il "tusu Guru" - lo sciamano Ainu - impara dall'orso delle sconfinate foreste dell'Hokkaido una danza sacra e bioenergetica. Gli sciamani amazzonici imitano alla perfezione il canto dei pappagalli e si adornano con i loro piumaggi colorati e con le orchidee della foresta. Usano la magia verde delle piante maestre. 


Per risvegliarsi e per curarsi gli indios Yanomamo bevono il thé allucinogeno di Ayahuasca - Banisteriopsis Caapi - una liana cheè l'anima vegetale dell'Amazzonia e di Panche mama - la Madre Terra. Gli sciamani amerindi usano il peyote -Lophophora Williamsi - un piccolo cactus psichedelico. In Asia visionari e sciamani fumano invece il polline della Cannabis Sativa - l'Hashish - e il lattice del frutto delPapaver Sonniferum - l'oppio e gli sciamani siberiani mangiano l'Amanita Muscaria, un fungo allucinogeno.



Lo sciamano è anche un artista e un trasformista che conosce l'arte delle metamorfosi. Inventa psicodrammi e feste per scaricare le tensioni sociali, per rinsaldare il gruppo e tramandare i miti del clan. E' un mago che pretende di regolare la meterologia per assicurare la caccia e i raccolti e un medico "ferito" che cura le malattie dell'anima e del corpo. E' anche psicologo e veggente: i suoi occhi sfavillano nel buio per scrutare i segreti della vita. 


Libero e solo è un filosofo che ricerca senza inibizioni e falsi pudori la verità e un "politico" coraggioso in lotta contro le ipocrisie e le violenze del potere politico e religioso - e per ridurre l'uomo in schiavitù si sono sempre dovuti bruciare streghe e sciamani...


Lo sciamanesimo esprime la spiritualità e la cultura di classi sociali povere e emarginate e delle tribù indigene più deboli e lontane. Con la distruzione delle foreste tropicali, della "wilderness" e delle popolazioni aborigene anche lo sciamanesimo è in crisi in tutto il mondo. 


Senza bibbie e monasteri e senza "mass media" lo sciamano non riesce a raccontarsi e a difendersi. E i giovani del "terzo mondo" che inseguono i miti del consumismo e della vita facile non ne vogliono più sapere di ridiventare sciamani.

Tra i kafiri - gli "infedeli" dell' Hindu Kush afgano - sono spariti i Dehar. I giovani non salgono più in montagna per diventare "batcha" - re - e "dehar" - sciamani, sedotti dalle "suchi", le bellissime fate nude custodi dei monti sacri. 




Il kafiristan era un tempio dell'Asia dove si recavano in pellegrinaggio sufi e mistici famosi - tra questi il russo Gurdijeff. Nel mio ultimo viaggio in Kafiristan sono ritornato sui monti afgani per raggiungere i "nidi d'aquila" dove gli sciamani vivevano con i pastori. Ho incontrato un solo Dehar. Vent'anni prima ne avevo contati una dozzina.


In Nepal gli sciamani "Bon Po", accusati di stregoneria, sono stati decimati dai lama buddisti con una vera e propria caccia ai demoni, alle streghe e ai maghi neri che ricorda la nostra medioevale santa inquisizione. 

In Nepal ci sono ottocento mila "Jhakri" - sciamani - ma i giovani preferiscono vendere cianfrusaglie nei negozietti turistici di Katmandù. 

In Siberia gli sciamani sono finiti negli ospedali psichiatrici e nei gulag e nella Cina della così detta "rivoluzione culturale" sono stati rieducati e costretti a tagliare i boschi sacri dello Yunnan e del Tibet. 

In Africa sono perseguitati dai missionari e nelle foreste tropicali dell'Amazzonia sono il bersaglio preferito nei safari di "caccia grossa agli indios" sponsorizzati dai "garimperos" e dagli allevatori di bestiame.




"Noi ridiamo, danziamo e gioiamo della vita senza chiedere a nessuno il permesso di farlo. Non esistono peccati mortali, non esiste morale. L'unico atto immorale è danneggiarsi così profondamente da privarsi dell'autostima, dell'amore per se stessi e della coscienza della propria libertà e del proprio Sé".






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