IL NUMERO SETTE E LA LEGGE SETTENARIA

Il numero sette storicamente esprime la globalità, l’universalità, l’equilibrio perfetto. Rappresenta un ciclo naturale ideale compiuto e dinamico. Considerato fin dall’antichità un simbolo magico e religioso della perfezione, oltre ad essere legato al compiersi del ciclo lunare (e di conseguenza ad alcuni cicli fondamentale dell’essere umano) è da sempre un riferimento algebrico riportato in tutti i progetti umani.


Il numero sette presenta molte considerazioni sul piano esoterico/religioso; presso i babilonesi erano ritenuti festivi e consacrati al culto i giorni di ogni mese multipli di sette. Era un simbolo di santità dai Pitagorici. I Greci lo chiamarono “venerabile”, Platone “anima mundi”. Presso gli Egizi simboleggiava la vita. In tutte queste culture ed anche in altre il numero sette rappresenta il perfezionamento della natura umana che cerca il ricongiungimento con il divino. 

La legge settenaria si applica a un numero svariatissimo di funzioni e processi ed è stata riconosciuta ed affermata dalla scienza moderna anche per ciò che riguarda le caratteristiche degli elementi chimici e i fenomeni fisiologici degli organismi viventi. Le leggi fisiche che oggi conosciamo ci possono confermare come le vibrazioni del suono e della luce aumentano regolarmente di 7 unità di numero per poi ripartire dalla prima “ottava” superiore o inferiore. Questa regola non ci viene dimostrata solo con la musica o con la fisica ma anche con la chimica; Dmitrij Ivanovič Mendeleev, famoso chimico russo che compilò la Tavola Periodica degli Elementi, incolonnando i valori degli elementi chimici secondo i loro pesi atomici si accorse che gli elementi settenari, ossia quelli rappresentai dai numeri d’ordine 1,8,15,22 etc, presentavano proprietà simili tra loro. Egli ha dato il nome a questa legge chiamandola “legge di funzione periodica” dove per funzione periodica si intende una funzione che assume valori che si ripetono esattamente a “intervalli” regolari. Con questa intuizione Mendeleev ha potuto predire le proprietà di particolari elementi prima della loro effettiva scoperta. 

E’ innegabile quindi che queste variazioni e queste periodicità sono governate dal numero 7. Per molte persone tali inquadramenti risultano legati ad una certa superstizione anche se poi nella realtà sono moltissimi i fatti materiali improntati sul numero sette o i suoi multipli, basti pensare all’arcobaleno e ai suoi sette colori, alle note musicali, ai giorni della settimana etc.

Una verità esaustiva su questo numero può essere ricercata nell’antico occultismo esoterico dove il numero sette è alla base di fondamentali rapporti cosmici che legano l’essere umano all’universo. Quello che oggi noi osserviamo sulle relazioni del numero sette con la vita di tutti giorni è solamente una conseguenza di come l’universo è stato progettato per esistere. Un po’ come il Numero di Fibonacci è la conseguenza universale della classica forma a spirale dei tessuti viventi e non.

Prima di capire come l’universo deriva come conseguenza dal Numero Sette osserviamo come questo numero regoli oltre che allo spazio che ci circonda anche i corpi viventi;
dopo il concepimento l’embrione umano annidato nell’utero rimane tale e quale per grandezza e consistenza per sette settimane prima di avviarsi allo sviluppo. La nascita avviene dopo sette lune nuove. Il bambino ha evidenti evoluzioni fisiche ogni sette anni (sessualità, denti, personalità, etc.). Il corpo umano è completamente rinnovato ogni sette anni. Le cellule vivono a cicli di sette, per questo motivo in certe malattie, il settimo, il quattordicesimo e il ventunesimo giorno sono giorni critici, se si verificherà una ricaduta della patologia questa avverrà solo dopo questi periodi multipli di sette. Il polso dell’uomo batte più lento ogni sette giorni se è malato o sta bene. In certe malattie generate da esaurimenti fisici il polso cambia ogni settimo giorno. Alcuni uccelli covano le loro uova per un solo settenario ed altri per due, tre, cinque, sette periodi settimi. Per esempio, le uova di gallina e di piccione (pur essendo i due pennuti di taglia e abitudini diverse) schiudono dopo 21 giorni (3×7); quelle d’oca dopo 35 giorni (5×7); le uova di struzzo dopo 49 giorni (7×7). Riguardo il periodo di gestazione nell’uomo è di 280 giorni (40×7), nei roditori e negli uccelli è di 21 giorni (3×7), nei mammiferi leporidi è di 28 (4×7), nei felini di 56 (8×7), nei canini di 63 (9×7), nei carnivori di 98 (14×7) e negli ovini di 147 (21×7).

Gli occultisti esoterici rilevano che l’evoluzione cosmica che va dal “Big Bang” al “Big Crunch” è composta da sette periodi contraddistinti. Noi oggi vivremmo grosso modo a metà. Di questa mitologica verità le antiche culture religiose, sciamaniche ed esoteriche da sempre parlano e scrivono, è per questo motivo che da tempi immemorabili queste idee sull’universalità del numero sette prima entrarono nella coscienza degli uomini e successivamente, come normalmente avviene, nella superstizione.

Nell’evoluzione cosmica domina il numero sette non solo genericamente ma anche scendendo nel dettaglio cronologico dell’universo. Questi sette stadi evolutivi rappresentano oltre che un cambiamento fisico del nostro cosmo anche una evoluzione di coscienza del genere umano. Per fare un esempio la coscienza di un egiziano di 10.000 anni fa era completamente diversa dalla coscienza di un uomo moderno, basta rifletterci per capirlo. L’uomo moderno ha più consapevolezza dell’egiziano antico di affermare a se stesso “io sono” perché la coscienza col passare del tempo si va sempre più perfezionando e la sua interconnessione con il corpo fisico è sempre più radicata nella soggettività. L’egiziano dell’esempio aveva una coscienza meno improntata su se stesso e più nella comunità in cui viveva. Più si va indietro nel tempo e più l’uomo aveva una coscienza legata alla collettività, al popolo, alla tribù di appartenenza. Ancora oggi nella razza umana sono presenti reminescenze di quell’epoca in cui il singolo si sentiva “vivo” solo nell’appartenenza ad una comunità. Il nazionalismo, l’omofobia, l’odio che sfocia negli eventi sportivi o verso il diverso non sono altro che rappresentazioni distorte dell’antica coscienza di appartenenza destinata a scomparire totalmente nell’uomo del futuro.

Si creano in questo modo dei stati di coscienza diversi a seconda del periodo in cui si vive. Questa è l’evoluzione; un cambiamento nel corso del tempo che porta ad una perfezione fisico/mentale passando per vari step evolutivi che vanno di pari passo all’evoluzione dell’universo stesso e questa evoluzione è incentrata sul numero sette.
Così come descritto da Rudolf Steiner nella sua “Teosofia” l’intera evoluzione cosmica si sviluppa su sette periodi e l’intera evoluzione umana terrestre su sette diversi stati di coscienza. A sua volta ogni stato di coscienza è composto da altrettanti sette gradini, tali gradini si dividono a loro volta in altri sette stati di vita. Ogni stato di coscienza attraversa sette stati di vita, si ha cosi 7 x 7 x 7 stati esistenziali.

Matematicamente Il numero totale di stati in tutta l’evoluzione è 16.807 calcolati come segue;

7 gradi di coscienza x 7 gradi di vita = 343 gradi di vita totali
343 gradi di vita x 7 gradi di forma = 2.401 7 gradi di forma totali
2.401 gradi di forma x 7 stati evolutivi = 16.807 stati evolutivi totali

Nel periodo in cui viviamo noi i gradi evolutivi dello stato di forma sono suddivisi in sette sotto divisioni che rappresentano le civiltà principali attive su questo pianeta all’inizio dell’epoca evolutiva. Le razze in questione che si sono susseguite sono l’Indiana, la Persiana, l’Egiziana, la Greca e l’attuale moderna, nel futuro ce ne saranno altre 2 prima di passare allo stato di forma successivo.

Di conseguenza tutte le microevoluzioni contenute in questi stati (l’arcobaleno, le note musicali, i cicli lunari, etc.) sono per forza di cose calcolati sul numero 7 e come tali rientrano perfettamente nelle dinamiche fisiche del pianeta e dell’universo. Dall’essenza più piccola e quella più grande (ricordiamo che gli elettroni girano attorno al nucleo dell’atomo su sette livelli diversi tra loro).

Il numero sette, sulla base dei periodi in successione, domina tutta l’evoluzione, come i suoni si susseguono di ottava in ottava cosi trascorre tutto il divenire; in ottave evolutive dove l’ottava è la ripetizione del primo stadio ma su un gradino evolutivo avanzato come su una tastiera di un pianoforte.

Il numero 666, il cosi detto numero della bestia, esotericamente rappresenta un momento del tempo futuro dove l’evoluzione arriva appunto al sesto grado di coscienza, al sesto grado di vita e al sesto grado di forma. Un momento questo descritto anche nell’Apocalisse di Giovanni come l’antefatto del giudizio finale dato appunto dalle sette trombe e dai sette sugelli. Parliamo di periodi temporali, questi numeri rappresentano delle coordinate cronologiche future dove l’uomo avrà la possibilità di evolvere (7-7-7) o di sprofondare nell’involuzione (6-6-6) che molte religioni chiamano inferno.

Questo dimostra come nell’evoluzione naturale la materialità è soltanto uno stato di forma momentaneo e che l’intera evoluzione cosmica abbia bisogno per compiersi di diversi “stati esistenziali”, anche questi descritti da numerosissime culture antiche e moderne legate al numero sette (i sette cieli mussulmani e cristiani, le sette sfere indiane, i sette pianeti esoterici, etc). La mortalità del corpo e l’immortalità dell’anima sono requisiti fondamentali perché tutto il meccanismo funzioni e si evolva come deve. Un universo nato dal caso non presenterebbe questa intima, perfetta e matematica progettualizzazione così come noi la osserviamo.

Quale è il fine ultimo di un universo così composto? Tutto ciò che esiste prenderà due possibili strade, quella dell’evoluzione e quella dell’involuzione. E’ infatti molto saggio che la natura attua due destini differenti alle anime umane, se infatti non fosse possibile che l’uomo sprofondasse nell’abisso dei sensi materiali, non sarebbe nemmeno possibile che questi abbia la possibilità di innalzarsi alla totale libertà esistenziale. Senza dannazione (6-6-6) non ci sarebbe la beatificazione (7-7-7). Alla base sta la libera scelta da parte dell’uomo tra il bene e il male, tra la materialità e la spiritualità. Tutte le religioni umane prendono riferimento da ciò.


“E avendo aperto il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo, quasi di mezz’ora. E vidi i sette angeli che stanno dinanzi a Dio; e furono date ad essi sette trombe”.

(Apocalisse, VIII – 1)

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