Siria: fonti giornalistiche Usa, attacco potrebbe partire giovedi'

27 agosto 2013 - (AGI) - Washington - Il lancio di missili sulla Siria nell'ambito di un intervento militare guidato dagli Usa potrebbe cominciare giovedi': lo sostiene l'Nbc citando alti funzionari della Casa Bianca. L'attacco contro il regime di Bashar al-Assad dovrebbe avere una durata limitata, tre giorni.Intanto Francia ed Inghilterra premono per un attacco immediato.Israele in un comunicaco ha affermato che se sara' attaccato sara' pronto a rispondere in modo adeguato.

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Spettacolari trombe marine filmate a largo del litorale romano

27 agosto 2013 - TROMBE D'ARIA - Trombe d'aria su tutto il Litorale, da Ladispoli a Santa Marinella e di nuovo a Santa Severa dove oggi è stato chiesto lo stato di calamità naturale. Alberi caduti anche a Lavinio, vicino Anzio. Una doppia tromba d'aria ad Anzio sul litorale fortunatamente non ha raggiunto la spiaggia.

Allarme rosso / l’Euro ha distrutto anche l’Olanda!

(pil -1,1% e crollo immobiliare: prezzi -14,6% disoccupazione 8,7%)
Amsterdam – Crack immobiliare, aumento della disoccupazione, crescita debole. Non stiamo parlando di un paese del Sud Europa, ma di un’economia che fino a pochi anni fa vedeva il suo premier inginocchiarsi sempre alle politiche di austerity di Angela Merkel. Rigore a tutti i costi, dicevano gli olandesi, sicuri della solidità dei propri conti e dei fondamentali.


E invece ora è proprio l’Olanda, stando a quanto fanno notare diversi economisti, il paese che minaccia la ripresa dell’Eurozona. Il rating a tripla AAA è a rischio downgrade e i dati sui consumi domestici sono a dir poco deludenti. Basti pensare che, nell’arco del secondo trimestre, il Pil olandese si è contratto -0,2%: si è trattato della peggiore performance segnata dai cosiddetti paesi “core” (di cui fanno parte, stando alla definizione di Goldman Sachs, l’Olanda, la Finlancia e la Germania”. 
In più, il tasso di disoccupazione è balzato a luglio all’8,7%, dal 7,5% di gennaio, i prezzi delle case sono scesi in media -5% su base annua, dopo la flessione -9,6% sempre su base annua, a giugno. Il risultato è stato che Deutsche Bank ha tagliato l’outlool sul pil a -1,1% nel 2013 e +0,4% nel 2014. 
“L’Olanda al momento è più simile a un paese periferico, a causa del drammatico aumento del tasso di disoccupazione e dei fallimenti di aziende”, hanno commentato Paul Reynolds e Mairead Smith, analisti di Deutsche Bank. Il tono non è stato più ottimista da parte di Roger Bootle e Jonathan Loynes di Capital Economics. “L’economia olandese, nel corso degli ultimi anni, si è confermata terribile”, hanno detto in una nota, aggiungendo che il paese si trova in una fase “prolungata di crisi, nonostante il boom precedente la crisi”, che quindi non è stato sufficiente. (WSI)
http://www.ilnord.it/c-1293_ALLARME_ROSSO__LEURO_HA_DISTRUTTO_ANCHE_LOLANDA_PIL_11_E_CROLLO_IMMOBILIARE__PREZZI_146_DISOCCUPAZIONE_87

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Terremoto M 3.0 nel Tirreno meridionale vicino al vulcano sottomarino Marsili

28 agosto 2013 - Alle ore 11:07 italiane una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 della scala richter e' stata registrata nel Mar Tirreno meridionale,non lontano dall'arcipelago delle Eolie e dal vulcano sottomarino Marsili.L'evento e' stato localizzato in mare a 116 km a NE da Palermo,con profondita' ipocentrale di 7,4 km.

L'Egitto avrebbe interdetto il passaggio di navi dal canale di Suez

Riceviamo e trasmettiamo in tempo reale un aggiornamento secondo il quale il capo della giunta militare egiziana che ai primi di luglio ha rimosso dal potere l'Ex-presidente Mohammed Mursi e il suo Governo della Fratellanza Musulmana, Generale Al-Sisi avrebbe chiuso al traffico militare
statunitense il Canale di Suez, bloccando la strada ad alcuni incrociatori a stelle e strisce e ai tender di rifornimento per le unità navali di Washington già presenti nel Mediterraneo.

Questo sviluppo potrebbe avere profonde e interessantissime conseguenze per il futuro degli eventi siriani visto che un ritardo anche di pochi giorni nei programmi bellici di Obama e nani a lui asserviti potrebbe risultare nella totale cancellazione degli stessi.

La decisione, peraltro, metterebbe la giunta militare egiziana in rotta di collisione con l'Arabia Saudita, che si era mostrata favorevole alla rimozione dal potere dei Fratelli Musulmani (tendenzialmente vicini al Qatar) e aveva promesso assistenza economica al Cairo.

Siria. A un passo dalla guerra globale: il rischio escalation è altissimo

Mentre gli Usa e la Gran Bretagna si apprestano a cominciare il raid contro la Siria, la Russia ha ammonito che potrebbero essere “catastrofiche conseguenze”, mentre l’Iran minaccia di intervenire direttamente. 
L’attacco alla Siria potrebbe cominciare in qualsiasi momento anche se, secondo i più informati, avrà luogo nella giornata di giovedì e potrebbe durare tre giorni
. Usa e Gran Bretagna avrebbero già individuato i siti da colpire, ma la sensazione è che l’attacco a Damasco potrebbe aprire a scenari bellici imprevedibili e potenzialmente devastanti. La guerra potrebbe espandersi tragicamente in un’area che va dalla Turchia fino all’Iran, con il rischio di un coinvolgimento diretto anche della Russia. Per questo in molti sono preoccupati, credono che gli Stati Uniti, questa volta, non sappiano quello che fanno, come se stessero per scoperchiare un vaso di Pandora. E proprio la Siria ha minacciato di allargare il conflitto. Secondo l’agenzia iraniana Fars, vicina al corpo dei Pasdaran, una alta fonte delle forze armate siriane avrebbe avvertito che un attacco dell’Occidente alla Siria scatenerebbe un immediato attacco a Tel Aviv da parte di Damasco e i suoi alleati. “Se Damasco viene attaccata, anche Tel Aviv verrà presa di mira e una vera guerra contro la Siria produrrà una licenza per attaccare Israele”, avrebbe detto la fonte anonima alla Fars. ”Siamo sicuri che se la Siria è attaccata anche Israele sarà messo a fuoco e un simile attacco” inoltre “impegnerà i vicini della Siria”. Si tratta di un bluff? Nessuno lo sa, anzi forse tutta l’operazione Siria è stata messa su per provocare Teheran a reagire in modo da ottenere il tanto atteso casus belli per invadere la Repubblica Islamica. Meno drastica la Russia, ma ugualmente caustica nei confronti di un intervento in Siria dell’Occidente: “Qualsiasi uso della forza militare contro la Siria non farà altro che destabilizzare ulteriormente il Paese e la regione” ha detto il capo della diplomazia russo Serghiei Lavrov in una telefonata con l’inviato dell’Onu e della Lega Araba per la Siria Brahimi. Mosca ha inoltre accusato l’Occidente di aver costruito una campagna mediatica volta a facilitare una campagna militare nella regione, e lo stesso Lavrov ha suggerito che tutta l’operazione delle armi chimiche sia stata realizzata per sabotare i colloqui di pace di Ginevra sulla Siria. Sempre il Cremlino ha inoltre avvertito che se l’Occidente colpirà Damasco ignorando la carta delle Nazioni Unite ci saranno “catastrofiche conseguenze” in tutta la regione. Cosa accadrà quindi quando gli Stati Uniti premeranno il grilletto? Cosa farà la Russia? Preoccupa il fatto che nel porto di Tartus siano ormeggiate le navi della Flotta del Nord. E se all’attacco Siria e Iran dovessero attaccare Israele, ecco che si aprirebbero scenari da Terza Guerra Mondiale. Forse anche per questo l’Italia ha scelto di chiamarsi fuori.


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