I terremoti trasformano l'acqua in oro


Una ricerca australiana racconta una clamorosa conseguenza del terremoto: il sisma è in grado di convertire l'acqua in oro. L'acqua di faglia durante un terremoto evapora e deposita oro, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Geoscience. Dion Weatherley, geofisico all'Università del Queensland in Australia, spiega il meccanismo complesso che unisce l'oro al quarzo, nella maggior parte dei filone d'oro nelle miniere di tutto il mondo.

Russia, un geoglifo più antico delle Linee di Nazca



Un enorme disegno di animale, realizzato con delle pietre bianche e visibile solo dall’alto. No, non stiamo parlando delle famose “Linee di Nazca”, uno dei misteri archeologici tuttora insoluti, ma di un altrettanto enigmatico geoglifo scoperto in Russia alcuni anni fa grazie a Google Earth, per il quale ora viene proposta una datazione che lo colloca migliaia di anni primadi Cristo.

Il Computer astronomico dei Maya è stato classificato dalla NSA come top secret


Sacerdoti e astronomi Maya avevano un computer che permetteva loro in modo accurato, di eseguire complessi calcoli astronomici. Le loro osservazioni sono state registrate nelle scritture geroglifiche, di cui poi hanno sviluppato le tabelle di prevedere determinati eventi.

Tre libri, o Codici tra cui il Codice di Dresda, contengono tali tabelle.

Microchip sottopelle per le analisi del sangue: l'ultimo seducente tentativo per impiantarcelo


Prima o poi, che ci piaccia o no, troveranno le giuste motivazioni per convincerci a farci impiantare un chip RFID nel nostro corpo. Ce lo hanno proposto per motivi di sicurezza, praticità, divertimento, educazione, ecc...

Questa volta toccano le corde della salute. Un gruppo di ricercatori guidati da Giovanni de Micheli e Sandro Carrara presso il Politecnico Federale di Losanna in Svizzera

TYCHE: gli scienziati cominciano a credere alla sua esistenza


Nel 1999, una coppia di ricercatori constatò che molte comete osservate, presentavano forti deviazioni in relazione alle orbite calcolate. Secondo loro, questo sarebbe provocato dal’attrazione gravitazionale di un pianeta quattro volte piú grande di Giove, nascosto dentro il sistema solare. Hanno battezzato questo grande oggetto col nome di TYCHE. Nell'occasione, John Matese e Daniel Whitmire, legati alla Universitá della Lousiana-Lafayette,

Un’ invasione di comete: è colpa di Nemesis?


Gli astronomi la chiamano C/2013 A1. È l’ennesima cometa in avvicinamento al nostro sistema solare, in questo anno che si annuncia da record.  A scoprirla ufficialmente è stato il famoso “cacciatore” di corpi cometari Robert McNaught lo scorso 3 gennaio. In realtà, però, si è trattata della conferma di quanto aveva già intuito il telescopio Catalina Sky Survay, in Arizona, alla fine del 2012.

LA COMETA SIDING SPRING SI AVVICINERÀ PERICOLOSAMENTE A MARTE

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