CERN: un moderno stargate basato su una tecnologia antica?




Il complesso impianto del CERN lo possiamo paragonare a “Osiris Ta-Wer”? Una moderna macchina stargate che trae spunto da una antica tecnologia?

Secondo il ricercatore William Henry, l’antico dispositivo egizio di nome Ta-Wer alias dispositivo “Osiride”, in realtà non sarebbe altro che uno stargate in grado di aprire wormholes o aperture multidimensionali utilizzate dalle divinità Seth e Osiride attraverso le quali avrebbero potuto “viaggiare attraverso il mondo sotterraneo.” A differenza della materia primordiale, la materia oscura non interagisce con la forza elettromagnetica.Ciò significa che non assorbe, riflette o emette della luce, rendendosi estremamente difficile da individuare.

In effetti, gli scienziati sono stati in grado di dedurre l’esistenza della materia oscura visto che solo l’effetto gravitazionale sembra avere una certa influenza sulla materia visibile. La materia oscura sembra prevalere sulla materia visibile nelle proporzioni di 5-1, che costituiscono oltre l’80% di tutta la materia dell’universo.Gli scienziati ritengono che le particelle di materia oscura sono state tra le poche ad aver creato il Big Bang proprio per le loro caratteristiche abbastanza stabili .Gli esperimenti del Large Hadron Collider (LHC), possono fornire indizi più diretti sulla materia oscura.

Quello che potrebbe costituire la materia oscura e’ stato spesso discusso e teorizzato attraverso numerosi convegni scientifici il che suggerisce che la fisica così come la conosciamo spesso sconfina oltre il Modello Standard, nel momento in cui si affronta la questione della supersimmetria e le dimensioni parallele.
Se una di queste teorie si rivelerà corretta, allora ci saranno i presupposti in grado di aiutare gli scienziati a comprendere meglio la composizione del nostro universo e, in modo particolare, sui meccanismi che lo governano.
Gli autori di due dei documenti più citati nella fisica negli ultimi dieci anni, sono i teorici Lisa Randall della Harvard University e Raman Sundrum dell’Università del Maryland, che insieme ai fisici del CERN intendono osservare i risultati ottenuti attraverso alcuni esperimenti condotti all’interno degli impianti LHC in modo da indagare e affrontare la questione su una possibile esistenza di dimensioni parallele oltre la nostra
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