fast radio burst - Segnali radio extragalattici: chi li invia?

Cinque misteriosi segnali provenienti da fuori la Via Lattea sono stati inviati da una civiltà aliena? Lo sostengono alcuni astronomi che così spiegano la comparsa di una nuova serie di “esplosioni radio veloci” (nel gergo tecnico inglese “fast radio burst” o FRB). Finora, solo 11 di questi strani impulsi radiofonici sono stati registrati in tutto il mondo. Gli ultimi segnali, registrati dal radiotelescopio di Parkes, inAustralia, hanno incluso un nuovo doppio scoppio accompagnato da quattro esplosioni singole.


Emily Petroff, astrofisica della Swinburne University di Melbourne specializzata in particolare nello studio di pulsar, radio transitori ed esplosioni radio veloci (FRB, appunto, la prima delle quali è stata registrata nel 2007), che ha contribuito a scoprire gli impulsi in questione, ha twittato: “Non abbiamo idea di cosa stia succedendo, ma sappiamo che è sicuramente qualcosa di forte”. Ma cosa sono esattamente le FRB? Sono emissioni radio che appaiono temporaneamente e in modo casuale, il che le rende non solo difficili da trovare, ma anche difficili da studiare.Radiotelescopio di Parkes in Australia

Il mistero a cui si riferisce l’astrofisica consisterebbe nel fatto che non si sa che cosa sia in grado di produrre un’esplosione così breve e consistente. La causa potrebbe essere la più diversa, da collisioni stellari a messaggi creati artificialmente. L’unica cosa su cui gli scienziati sembrano concordi è che le FRB provengano da svariati miliardi di anni luce al di là della nostra Via Lattea. La più recente scoperta di FRB, segnalata dal notiziario mensile della Royal Astronomical Society australiana ha emozionato gli astronomi perché avrebbe un “profilo chiaramente a due componenti”, con ciascuna esplosione separata dall’altra di 2,4 millisecondi.


La maggior parte dei modelli finora proposti per spiegare le FRB utilizzano un unico evento ad alta energia che coinvolge oggetti compatti (come le fusioni di stelle di neutroni) e quindi non possono spiegare facilmente una FRB a due componenti. La prima FRB scoperta durò appena cinque millesimi di secondo e venne denominato“espolsione Lorimer” dal suo scopritore, Duncan Lorimer. Questa emissione radio era così dispersa che gli esperti hanno pensato che dovesse provenire da una grande distanza, forse miliardi di anni luce. Le prime stime indicavano che ci sarebbero dovuto essere 10.000 di questi eventi al giorno in tutto l’universo, ma il fatto che nessun altro fosse stato scoperto fino al 2012 ha causato non pochi problemi.Questa immagine mostra il segnale successivo allo scoppio radio iniziale

Fino a quel momento, infatti, le FRB erano state scoperte solo dal radiotelescopio di Parkes e questo aveva fatto pensare che potesse essere un difetto dello strumento. Poi la scoperta di un FRB da parte del radiotelescopio gigante di Puerto Rico, lo scorso anno, ha confermato che questi fenomeni sono reali, ma anche che non siamo per nulla vicini a comprendere il fenomeno. A quel punto l’undicesima FRB, registrata dal radiotelescopio Big Ear della Ohio University, ha svelato, una volta analizzata, la sua natura a doppio impulso.

L’elusività di questo fenomeno ha favorito l’insorgere di varie teorie al riguardo, inclusa quella di un’origine aliena del segnale stesso. Occorreranno ulteriori studi e osservazioni in futuro per determinare da dove realmente vengono e ciò che li produce. Fino a quel momento resta difficile escludere qualsiasi teoria, certo se dimostrassimo che questi sono segnali alieni la consapevolezza che non siamo soli nell’universo avrebbe un impatto drammatico sulla nostra percezione del nostro posto nello schema dell’universo stesso. Sarà così o si troverà una spiegazione “naturale” anche per le FRB?
 

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