Fisica quantistica, Il pensiero influenza la materia!

Eccoci a parlare di questa misteriosa fisica quantistica che sempre più ci viene riproposta anche a fronte di discorsi filosofici.
Ovviamente ne parleremo in modo che sia comprensibile a tutti. Chi conosce più a fondo questo argomento perdonerà per la mia esposizione semplicistica. Chi invece vuole una spiegazione un pochino più tecnica, pur rimanendo per tutti, può leggere l’articolo Fisica quantistica: La Base




Il concetto di questa scoperta è semplice:

Il pensiero influenza la materia!

Quindi noi abbiamo un determinato potere su tutto ciò che ci circonda. Possiamo cambiare la realtà che percepiamo, il nostro destino, la quantità di felicità che abbiamo, chi vogliamo essere e il nostro valore. Detto questa cosa molto impegnativa, partiamo con il “come” una branca della scienza così avanzata centri con un discorso filosofico/spirituale.
Teoria

Faccio un minuscolo sunto teorico: Nel secolo scorso scoprirono che, al contrario della materia macroscopica, le particelle del mondo microscopico, subatomico “non assumono nessuno stato specifico fino a che qualcuno non le osserva”. Per dirla con termini tecnici cercarono di capire se un elettrone, essendo di pura energia, potesse essere considerato come un’onda o come una particella:
Elettrone = elemento di un atomo
Onda = senza forma e in nessun luogo, come il suono
Particella = corpuscolo con una determinata forma e una posizione precisa, come una pallina

Hanno scoperto invece, che in realtà può essere tutte due le cose. Se l’elettrone viene osservato è particella altrimenti è onda. Da qui l’espressione:

“L’osservatore collassa la funzione di onda che diventa particella.”

L’elettrone viene influenzato dal pensiero di chi compie l’osservazione. Per fare un’analogia nel mondo macroscopico potremmo dire che niente esiste fino a che qualcuno non ne fa un’esperienza sensoriale, non solo con la vista.






Come se fossero i nostri pensieri a creare e definire le cose che ci circondano. Quando dormiamo e facciamo uno qualsiasi dei nostri sogni, noi viviamo facendo un esperienza sensoriale in una realtà che creiamo nel momento esatto in cui ne facciamo parte. Se sogni di saper volare sei tu il creatore del paesaggio che vedi e del vento che ti soffia in faccia.

Dobbiamo solo scoprire fino a che punto siamo in grado di cambiare la nostra realtà.
Potremmo, come minimo, attuare il cambiamento e il miglioramento a livello personale. Come molti motivatori, coach ed esperti in PNL sostengono sia alla portata di tutti, basta volerlo.
Oppure enfatizzando al massimo il concetto di pensiero che influenza la materia, potresti essere il solo e unico “vivo” in questo universo. Il tuo pensiero potrebbe essere il creatore di tutto ciò che ti circonda, personaggi compresi. Tu potresti aver creato tutto: amici, familiari, cielo, mare, terra, e anche questo blog. Come un bel sogno, ma molto più accurato nei dettagli, stai facendo questa esperienza in un universo auto-creato da te stesso. Sei Dio che sta dormendo.
Nel mezzo ci sono tutti le altre possibilità che una teoria così affascinante può comprendere. Come l’affermare che quello che ci capita l’abbiamo in qualche modo attirato noi.

Chi crede che il destino non sia già scritto ma che è nelle nostre mani, troverà esaltante questo discorso. Purtroppo però, nella nostra realtà di tutti i giorni non ha molto senso, per adesso, perché noi abbiamo sempre la sensazione che tutto ciò che ci circonda sia reale anche quando non lo tocchiamo. E non mi riferisco solo alle cose materiali ma soprattutto agli eventi che ci capitano, o in questo caso meglio dire che facciamo capitare inconsciamente. Scoprire che nel minuscolo mondo degli atomi è effettivamente così potrebbe aprire la mente a nuove possibilità.
Esempi

Facciamo degli esempi concreti se fosse vera questa teoria:
Prendiamo un mazzo di carte da poker, e mettiamolo sul tavolo dal lato coperto. La carta che sta in cima e che voglio indovinare, non è determinata a prescindere. Istintivamente ci viene da pensare che comunque sia già una e unica. Invece no. Non è già, per esempio, un 7 di quadri o un 3 di fiori. Non sarà nessuna della 54 fino a che qualcuno non la gira per osservarla. Appena sarà scoperta assumerà uno stato ed uno solo. Chi fa esperienza di qualcosa ne influenza lo stato. Chi gira la carta dal mazzo decide che carta è, consciamente o meno. Spesso i giocatori di Poker usano questo sistema dicendo che “chiamano le carte” che vogliono e queste magicamente arrivano. Ecco spiegata che cos’è la fortuna e il pensiero positivo, cioè la convinzione che vada tutto bene e la conseguente realtà che diventa rosa. Così si dà un senso alle sfortune che non vengono mai da sole, persone che pensano sempre in negativo cambiando la loro realtà in quel modo.
Molte cose finirebbero di essere chiamate coincidenze, come l’effetto placebo. Se una persona èconvinta che una pillola le farà passare una malattia, la malattia passerà anche con un semplice zuccherino. La convinzione che funziona lo farà funzionare. Ci sono migliaia di casi di guarigioni inspiegabili anche da malattie mortali.
Un altro esempio è il Successo nella nostra vita. Se facciamo attenzione a chi ne ha tanto e a chi non ne ha per niente, spesso vedremo persone particolarmente convinte e sicure si sé, contro persone timide e insicure. Ieri si pensava che se le cose vanno sempre bene si diventa sicuri e convinti. Oggi si pensa il contrario, è quell’atteggiamento che provoca il successo come una reazione a catena.

La legge di attrazione si basa sulla fisica quantistica, ma nel film “The Secret” non viene specificato direttamente per questioni di tempo. Lo scopo comunque è quello di “risvegliare” chi vive credendo di essere in balia di tutto, tranne che delle proprie scelte e responsabilità.

Personalmente credo che non c’è bisogno di studiare nessun concetto di meccanica quantistica per scoprire, con la maturità e l’esperienza, che tutto quello che siamo, che proviamo a livello emotivo e che abbiamo conquistato o perso, è stato solo per merito nostro…
Destino già scritto

Ritorniamo alla scoperta degli scienziati che stupiti vedevano cambiare lo stato dell’energia quando la osservavano. Nella nostra vita, noi siamo lo scienziato che osserva 24 ore su 24 la nostra particella che chiamiamo “Vita” e non ci rendiamo conto che assume uno stato preciso dove, poco tempo prima, aveva infinite possibilità di essere dell’altro.

Prima di questa scoperta c’era chi pensava al destino già scritto o comunque al pochissimo potere su come va la propria vita. Hai presente quando leggi un bel romanzo? Hai presente quando sei totalmente immerso nel personaggio della storia che si sviluppa tra le pagine di quel bellissimo libro e nel mentre provi esattamente le sensazione e le emozioni che prova il personaggio stesso. Non sai come andrà a finire, leggi come se guardassi un film o meglio, leggi come se ciò accadesse esattamente nel momento in cui lo leggi. La tua mente crea immagini che lo scrittore vuole che tu crei per rendere interessante la storia.

Ma anche se tu vivi il presente di quelle parole, le parole sono già scritte. Il futuro del tuo personaggio è già deciso. Tu non leggi l’ultima pagina per sapere come va a finire, ma l’ultima pagina è lì. Solo che tu non lo vuoi sapere, vuoi seguire tutta la storia come se fosse il presente… Addirittura chi legge 2 volte lo stesso libro o guarda 2 volte lo stesso film, pur sapendo come va a finire, non rinuncia a vivere il presente emozionandosi come se tutto accadesse nell’istante in cui si legge ignorando che sa come andrà a finire.
Destino da scrivere

Ma ecco la sorpresa! Mentre stai vivendo questo istante, stai semplicemente leggendo la storia della tua vita scritta sul libro che per titolo porta il tuo nome. La cosa potrebbe dare la sensazione di non aver nessun tipo di scelta. Se siamo in gelateria intenti a scegliere i gusti da mettere sul cono, in realtà stiamo solo leggendo il paragrafo del nostro libro che dice:

“sto guardando i gusti che voglio prendere e subito dopo dico al gelataio: -pistacchio e crema-”

Non sembra che stiamo scegliendo, c’era scritto che l’avrei fatto nella riga successiva! Abbiamo questa sensazione perché osserviamo costantemente il presente del libro e non ci rendiamo conto della mano chequalche riga più avanti, con una bella penna stilografica, sta scrivendo… Ma chi è che scrive prima che io legga? Semplice, sono io!

Sono io l’osservatore che collassa la funzione di onda che diventa particella. Sono io che inconsciamente scrivo e poi consapevolmente leggo credendo di non aver scelta. Sono io che, con il mio atteggiamento, sto scrivendo ciò a cui penso più intensamente, sia che si tratti di paure e angosce, sia che si tratti di prospettive grandiose. Si materializzano nella mia vita perché le ho evocate con molta determinazione. Un altissimo stato di questa consapevolezza ci farà decidere cosa scrivo prima di leggerlo e quindi viverlo.

Ecco una Verità sull’attuazione di un concetto di fisica quantistica applicato alla nostra vita. Ovviamente ci saranno delle regole su come fare a decidere ciò che sarà di noi. Per esempio allenare un continuo stato di gratitudine sicuramente attrae un ottimo futuro.

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