Nostradamus, le profezie sulla guerra di Francia e altre sventure

Puntale dopo ogni tragedia o strage che sia arriva chi l’aveva detto. Il lascito postumo dei profeti di sventura. E chi è il migliore nel suo campo ?Ovviamente Nostradamus, che in una quartina del libro, come scrive il Giornale avrebbe predetto i tragici fatti accaduti a Parigi “La grande guerra inizierà in Francia e poi tutta l’Europa sarà colpita, lunga e terribile essa sarà per tutti….poi finalmente verrà la pace ma in pochi ne potranno godere”.
E non manca Roma che brucia dopo Parigi.

Panorama scomoda tutta la profezia: “Ci saranno tanti cavalli dei cosacchi (popolazioni nomade tartare che abitavano nelle steppe russe) che berranno nelle fontane di Roma“.

Come se non bastasse, Nostradamus aggiunge:“…Roma sparirà e il fuoco cadrà dal cielo e distruggerà tre città. Tutto si crederà perduto e non si vedranno che omicidi; non si sentirà che rumori di armi e bestemmie. I giusti soffriranno molto. (…) Roma perderà la fede e diventerà il seggio dell’Anticristo. I demoni dell’aria, con l’Anticristo, faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre di più…”.




Quando si parla di Nostradamus è d’obbligo collegarlo a varie tragedie.Quelli che gli attribuiscono la predizione di eventi catastrofici però sono soliti non controllarese la fonte è attendibile, se davvero le sue parole dopo la traduzione rispettano quelle che si leggono nelle quartine delle Centurie, e soprattutto se ci sono date ed è possibile contestualizzare.

Infatti uno dei punti deboli delle profezie di Nostradamus è l’indefinito lasso temporale delle predizioni, che possono essere tirate per la giacca e riferirsi a secoli diversi tra loro senza problemi. Cosìla Francia invasa può essere quella depredata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, o una nazione soggiogata in un prossimo futuro magari fra mille anni. Una fattispecie che rende molto difficile valutare con criteri scientifici la fattibilità di certe affermazioni.


Roma sarà distrutta

Se Parigi piange Roma non ride. La città eterna è quella più bersagliata dalle profezie e spesso segue a ruota la brutta fine che farà Parigi. Non sorprende che le due città più in vista nello scorso millennio siano quelle più bersagliate. Come succede oggi con Londra e New York, i luoghi preferiti in cui i registi di Hollywood ambientano i loro film apocalittici.

Ma torniamo a Roma. Nella seconda metà del secolo scorso, Giovanna Le Royer, che visse nel monastero di Fougères, annunciò il segno che avrebbe indicato che la catastrofe era vicina: “…quando si abbandonerà nella Chiesa la lingua della catacombe (si riferisce al latino) Satana sarà prossimo a ingaggiare una tremenda lotta, perché sarà questo il tempo in cui il suo diletto figliolo starà per giungere sulla terra”. Frate Bartolomeo di Salluzzo predisse: “…Firenze bella e Napoli gentile, ch’ognun di voi divenuta è un porcile, con l’empia, sporca Roma, tutte e tre sarete dome e porterete una gran soma”.

San Giovanni Bosco (1815-1888), fondatore dei salesiani e insigne taumaturgo, era dotato di grandi poteri paranormali, e fu frequentemente illuminato da sogni profetici puntualmente avveratisi come, tanto per fare due esempi, quella relativa alla conciliazione tra l’Italia e la Santa Sede e quella che descrisse le varie fasi in cui poi si svolse effettivamente il Concilio Vaticano I.


In una delle sue tante visioni profetiche vide le afflizioni che avrebbero sconvolto Roma e ne informò papa Pio IX: “E di te, O Roma, che sarà? Roma ingrata, Roma effeminata; Roma superba. (…) Roma! Io verrò a te quattro volte. Nella prima percuoterò le tue terre e i suoi abitanti (potrebbe essere la Prima guerra mondiale, 1915-1918, nda). Nella seconda porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura (si riferisce alla Seconda guerra mondiale?). Non apri ancora l’occhio? Verrò la terza volta, abbatterò le difese e i difensori ed al comando del Santo Padre subentrerà il regno del terrore, dello spavento, della desolazione. Ma i miei savi fuggono. La mia legge è tuttora calpestata. Perciò farò la quarta visita. Guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano per te. Succederanno prevaricazioni nei dotti e negli ignoranti. Il tuo sangue ed il sangue dei tuoi figli laveranno le macchie che tu fai alla legge di Dio.”

Scrive ancora Baschera: “Roma, come Parigi, sarà distrutta. Su questo punto concordano decine di profezie. La distruzione non sarà però subitanea, immediata. Ci saranno ‘dei segni’. In questo messaggio si dice difatti: ‘Io verrò quattro volte a te’. Il primo ‘segno’ sarà dato probabilmente dal terremoto (ma si tratterà di una serie di mini-sismi, che ‘gireranno per i colli romani, come caproni imbizzarriti’)…”.

Santa Brigida vide: “Maometto ritornare a Roma, portando una lunga spada e seminando ovunque la discordia…”.

La monaca di Dresda scrisse di uno spaventoso e sibillino sogno profetico che aveva fatto su Roma: “Da poco mi ero addormentata quando una mano mi prese e mi sollevò. Mi trovai come su un poggio e ai miei piedi c’era la città benedetta, ma di questa riuscivo a distinguere solo il Colosseo… ho visto uscire una processione di vescovi e di cardinali che, al posto di pregare, litigavano fra di loro. ‘Riportano la Chiesa a Gerusalemme’, diceva qualcuno. E qualcun altro: ‘Hanno stipulato un patto con Satana’. Quando riaprii gli occhi, al posto del Colosseo c’era un piccolo lago e sopra un angelo con una scritta in fronte: ‘Questa è la seconda prova. Ma prima che il larice rinverdisca per la terza volta una grandinata ben peggiore si abbatterà sulla città santa, ridotta ormai ad una spelonca di ladri, dove la pestilenza e il vizio saranno pane quotidiano e dove i vescovi mangeranno nella stessa scodella dei malfattori, mentre i giusti periranno in carcere. Ed ora, mi disse ancora la voce, voglio farti vedere la prima prova che verrà mandata alla città santa. Ho visto allora una fiamma di fuoco cadere sibilando sulla terra e andare a incunearsi tra le case, poco lontano dalla Basilica… E un’enorme voragine si aprì inghiottendo case, strade e persone…”.



L’11 Settembre e la profezia inventata

Nostradamus era stato tirato in ballo anche per gli attentati contro l’america del Settembre 2001.

La quartina avrebbe recitato:

«Nella città di Dio ci sarà un grande tuono, / due fratelli verranno straziati dal caos. / Mentre la fortezza regge, i grandi capi soccomberanno. / La terza grande guerra inizierà mentre la città brucerà». (Nostradamus 1654.)

Peccato che Nostradamus nel 1654 era già morto da quasi cento anni e la quartina era stata inventata nel 1997 da un certo Neil Marshall. Incredibilmente come spiegava il sito truthorfiction lo studente Brock University, l’aveva redatta proprio per dimostrare che qualunque predizione abbastanza generica prima o poi si adatta ad un evento storico. E così successe. Tanto che ci cascarono in molti anche allora.

Oggi la storia si ripete, con un Nostradamus sempre più virale nelle sue intuizioni e sempre più citato, come profeta di sventura. Perchè se qualcosa di importante è successo, allora si Nostradamus l’aveva previsto. O no ?

Fonte: http://www.ufoonline.it/2015/11/18/nostradamus-le-profezie-sulla-guerra-di-francia-e-altre-sventure/

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