La storia e' una menzogna! Il mondo e' governato da secoli dalla stessa dinastia reale

Attualmente più di 280 milioni di persone vivono negli Stati Uniti e la popolazione è aumentata di molte centinaia di milioni dal giorno in cui l’eminente



massone George Washington divenne presidente nel 1789. La nazione americana si formò, peraltro, da un miscuglio genetico frutto dell’unione di popolazioni provenienti da varie parti del mondo. Se essa fosse veramente la “Terra dei Liberi”, come vuole la tradizione, allora i 43 presidenti che si sono succeduti da George Washington fino a George W. Bush dovrebbero in qualche modo rappresentare questa varietà genetica. Mi scappa da ridere! I presidenti degli Stati Uniti, infatti, appartengono a una sorta di dinastia reale, identica a quelle d’Europa. 

Di questi 43 presidenti, infatti, ben 34 discendono genericamente da Carlo Magno (742-814), membro della stirpe degli Illuminati, oltre che il sovrano più famoso dell’attuale Francia. Egli fu a capo dei Franchi, da cui derivò il nome “Francia”, nonché Imperatore del Sacro Romano Impero, un’organizzazione facente capo agli Illuminati che controllò l’Europa per secoli. Il Burke’s Peerage, la “bibbia” della genealogia reale e nobiliare, è una delle molte fonti che ha messo in luce l’appartenenza a stirpi nobiliari dei presidenti americani. Durante la campagna elettorale del 1996 che vide protagonisti Bill Clinton e Bob Dole, il Burke’s Peerage rivelò che era sempre stato il candidato con sangue “più blu” a vincere le elezioni presidenziali negli Stati Uniti. La vittoria di Clinton su Dole e quella illegale di George W. Bush su Al Gore nel 2000 non hanno fatto che confermare questa tendenza. In una nota dell’agenzia Reuters del 17 ottobre 2000, il Burke’s Peerage ha confermato che sia Bush che Gore avevano un numero “inusuale” di parentele reali, e che Bush era quello che in assoluto ne aveva di più. Quella nota rivelava anche che Bush è imparentato con tutti i sovrani europei, compresi quelli spodestati, e con ogni membro della famiglia reale britannica. Egli è inoltre cugino di tredicesimo grado della regina madre inglese, morta nel 2002 all’età di 101 anni, e di sua figlia, la regina Elisabetta. È cugino anche dell’erede al trono, il principe Carlo, e vanta una discendenza diretta da Enrico III e dalla sorella di Enrico Vili, Maria Tudor, che fu moglie di Luigi XI di Francia. Egli discende inoltre da Carlo II d’Inghilterra. Harold Brooks-Baker, direttore editoriale del Burke’s Peerage, affermò, secondo la nota dell’agenzia Reuters: «È ormai chiaro che Gore e Bush hanno un numero insolitamente vasto di antenati di stirpe reale e nobiliare».


Dopo tutti questi anni di ricerche, la cosa non mi stupisce affatto. Brooks-Baker aggiunse che era sempre esistito un significativo “fattore reale” per i candidati alla Casa Bianca, e citò, tra gli altri, George Washington, Thomas Jefferson, Franklin e Theodore Roosevelt e Ronald Reagan, i quali potevano tutti vantare legami di sangue blu. Pare che Bush e Gore fossero poi particolarmente ben forniti di tali ascendenze. «A dire la verità», disse Brooks-Baker, «mai nella storia degli Stati Uniti due candidati alla presidenza sono risultati così ben forniti di parentele nobiliari». Gore, cugino dell’ex presidente Richard Nixon, discende da Edoardo I d’Inghilterra e vanta antenati tra gli imperatori del Sacro Romano Impero, come Luigi II, Carlo II e Luigi I. Ciò ne fa quindi un discendente di Carlo Magno e un cugino di George W. Bush. Gary Boyd Roberts è un genealogista della New England Historic Genealogical Society di Boston, nonché un’autorità per quel che riguarda gli studi sull’ascendenza reale dei presidenti americani. Egli ha confermato che il legame tra George W. Bush e la famiglia reale inglese risale al XII secolo, ai tempi di re Enrico I, il figlio di Guglielmo il Conquistatore, che dalla Francia mosse alla volta della Gran Bretagna che conquistò dopo aver vinto la Battaglia di Hastings nel 1066. Guglielmo era imparentato con alcuni membri della famiglia St. Clair, facente capo agli Illuminati, un ramo della quale si trasferì in Scozia, dove mutò il proprio nome in Sinclair, stabilendosi presso il Castello di Roslyn, vicino a Edimburgo. I St. Clair/Sinclair furono tra i principali fondatori della società segreta dei Cavalieri Templari, di cui gli Illuminati si servirono per circa un millennio. Nei miei libri mi sono soffermato su altri legami reali e nobiliari della famiglia Bush, come quello con la potente famiglia inglese dei Percy, che mutarono il loro nome in Pierce dopo essere scappati in America in seguito al loro coinvolgimento nel fallito “Complotto delle Polveri”, organizzato nel 1605 per far saltare in aria il Parlamento inglese. Sia George Bush padre che sua moglie Barbara discendono dai Pierce. Il “Complotto delle Polveri” fu organizzato dai Gesuiti, la società segreta che controlla la Chiesa cattolica di Roma e che resta a tutt’oggi una delle più notevoli espressioni del potere degli Illuminati. I Bush sono anche imparentati con la famiglia aristocratica angloamericana dei Grosvenor, da cui discendono i Duchi di Westminster. Costoro possiedono a Londra vaste proprietà terriere, la maggior parte delle quali si trovano all’interno del distretto finanziario della City, che per gli Illuminati funge da centro mondiale. Nel 2002, dopo molti anni di ricerche su questi legami di sangue tra le famiglie degli Illuminati, un sito di carattere genealogico, Myfamily.com, mise in luce i legami genetici esistenti tra la famiglia Bush e la famiglia reale britannica, la famiglia nobiliare degli Spencer, a cui apparteneva la principessa Diana, e il Primo Ministro all’epoca della guerra, Winston Churchill, che discendeva dalla dinastia nobiliare dei Marlborough di Blenheim Palace, nello Oxfordshire. Si è scoperto inoltre che un altro uomo di punta degli Illuminati, il Segretario di Stato statunitense Colin Powell, è imparentato con la famiglia reale inglese attraverso Richard Nixon, il cugino di Gore. In tutto il mondo troverete la stessa situazione. Credo Mutwa, lo storico ufficiale della nazione Zulù, mi ha spiegato che molti dei leader neri africani che andarono a occupare posizioni di potere dopo che i paesi colonizzatori concessero l'”indipendenza” ai loro paesi, discendevano da stirpi reali africane che rivendicavano di discendere dagli stessi “dèi” delle loro controparti bianche. - See more at:http://www.lastoriavariscritta.it/presidenti-americani-parenti/#sthash.WdxnXYlY.dpuf

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