Scientificamente provata l’esistenza di Chakra e Meridiani

Utilizzando una nuova tecnica di cattura delle immagini e di tomografia computerizzata (PET tomografia a emissione di positroni), i ricercatori hanno osservato dei punti concentrati dentro a strutture microvascolari, che corrispondono chiaramente ai punti su cui lavorano gli esperti di medicina energetica da quasi 2000 anni.

Nello studio, pubblicato dal Journal of Electron Spectroscopy and Related Phenomena, i ricercatori hanno usato una tecnica di immagine di contrasto sia sui punti dell’agopuntura che sulle principali ghiandole endocrine del nostro corpo, che circa 5000 anni fa venivano denominate “chakra” nei testi vedici.

Anche in Italia, i ricercatori dell’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare (Ibfm) del CNR di Milano, insieme ai colleghi dell’Università e dell’Istituto San Raffaele di Milano, coordinati dal Prof. Ferruccio Fazio direttore dell’Istituto Cnr, hanno dimostrato in maniera scientifica l’efficacia delle cure non convenzionali.

Attraverso queste ricerche si è osservata una densità maggiore di microvasi, corrispondenti ai punti dell’agopuntura, oltre che una grande quantità di strutture microvascolari involute. I punti non appartenenti ai meridiani non mostrano queste caratteristiche. Sembra perciò finalmente convalidata anche dalla scienza la presenza dei principali punti energetici chakra e dell’agopuntura.

Ci sono due buoni metodi che vanno a trattare questi punti energetici, il primo è il “LAVAGGIO ENERGETICO” unito ad un lavoro di PRANOTERAPIA, trattamenti che consentono l’eliminazione della “memoria energetica” dei vissuti dolorosi del passato, e un altro trattamento che consente di portare equilibrio ai punti delle nadi o meridiani, è il TRATTAMENTO DI DIGITOPRESSIONE ENERGETICA.

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