NATO: non siamo pronti a guerra contro intelligenza artificiale

I rappresentanti dei paesi della NATO hanno ammesso la possibilità di una guerra contro l’intelligenza artificiale e hanno riconosciuto che non sono pronti a questo.


Le guerre del futuro verranno combattute con l'uso di sistemi d'intelligenza artificiali, i quali potrebbero essere usati come armi mortali, hanno dichiarato i leader dei paesi della NATO nell'ambito della conferenza di Monaco sulla sicurezza. Allo stesso tempo sono stati obbligati a riconoscere che i paesi membri della NATO non sono pronti ad affrontare tale evenienza, riporta Defense News.

Così il presidente dell'Estonia, Kersti Kaljulaid, ha ammesso la probabilità che alle metà di questo secolo l'umanità avrà a propria disposizione un sistema di intelligenza artificiale in grado di iniziare una guerra. Allo stesso tempo ha osservato che la NATO non ha ancora una strategia, né il diritto internazionale, per contrastare una simile evenienza.

In relazione a questo, la Kalyulaid ha proposto di stabilire requisiti universali per il sistema di intelligenza artificiale e di prescrivere regole che permettano di disconnettere questi sistemi se dovessero minacciare un essere umano.

All'inizio dell'anno, gli scienziati elencavano alcuni rischi che minacciavano il collasso della civiltà, tra cui le conseguenze della creazione dell'intelligenza artificiale.

L'anno scorso, il fisico britannico Stephen Hawking ha anche affermato che il rapido sviluppo dell'intelligenza artificiale potrebbe essere pericoloso per il destino dell'umanità.

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