MISTERO - Nella città degli alieni di Puma Punku (video)

Tiwanaca, Bolivia. I giganteschi mattoni modulari a forma di H che caratterizzano il sito di Puma Punku.


Dopo oltre cent’anni di studi, forse, la misteriosa città di Puma Punku vuole svelare la sua origine. È stata costruita dagli uomini o dagli alieni? La risposta all’eterno interrogativo potrebbe arrivare dalla recente scoperta di un gruppo di archeologi boliviani. Durante i lavori di restauro delle rovine, grazie a un georadar è stata individuata una camera sotterranea che arriva a 3,5 metri di profondità, con una pianta di 3,65 x 1,5 metri. Sembra scollegata dal resto della città non avendo vie d’accesso esterne e custodisce un nuovo mistero: un sarcofago, come svelerebbe il disegno tracciato dalle onde elettromagnetiche.


SCAVI FERMI PER FINE FONDI. La mummia al suo interno potrebbe fornire informazioni decisive sugli architetti di Puma Punku e sulle sue fondamenta. Gli studi sono iniziati lo scorso agosto ma attualmente sono bloccati per mancanza di risorse. Gli archeologi hanno infatti bisogno di una trivella per poter raggiungere la stanza sotterranea con una telecamera e ottenere informazioni più precise. Complice di questa situazione di stallo, la sospensione di tutti i permessi di scavo alle istituzioni internazionali e i tagli alla ricerca scientifica apportati dal governo boliviano dal 2010 per ripianare il debito pubblico.

QUELLE PIETRE PERFETTE. Puma Punku si trova sull’altopiano andino a un’altezza di circa 4000 metri, sulla sponda occidentale del lago Titicaca. L’ingresso (9 euro) è un piccolo cancello lungo la rete che circonda gli scavi. Si trova a circa 300 metri dal museo di Tiwanaku, che custodisce reperti archeologici trovati sotto la città e nell’area circostante. Lungo un sentiero polveroso si raggiungono i resti della piramide di Akapana e del tempietto semisotterraneo. La visita del sito fa capire perché qualcuno si chieda se questi edifici siano stati realizzati da una razza aliena. Le lastre di varie dimensioni con cui un tempo erano costruiti sono tutte uguali tra loro, tagliate con una precisione che oggi si potrebbe ottenere con il laser. Opera non facile con gli strumenti dell’epoca, considerando che si tratta di granito e diorite, rocce dure quasi quanto il diamante. Parte delle mura che una volta circondavano la città sono costruite con enormi mattoni a forma di H (il più pesante raggiunge 1.000 tonnellate e i 4 metri di altezza) realizzati appositamente per incastrarsi tra di loro, una sorta di giganteschi mattoni del Lego.

UNA TESTA DI ALIENO? I muri si sorreggono da millenni senza bisogno di malta o calce. Tra le pietre delle mura interne del tempio di Kalasasaya, spuntano a intervalli regolari piccoli volti scolpiti che rappresentano strani umanoidi, forse divinità. Alcuni ricordano la tipica “testa di alieno” che oggi viene stampata su poster, adesivi e magliette. Le stesse geometrie si ritrovano nei resti dei templi di Kerikala e Putuni o “palazzo dei sarcofagi”. Lungo i suo corridoi, infatti, erano state realizzate numerose celle seminterrate che probabilmente ospitavano mummie od offerte. Le strade che separano ciascun edifico sono rette e precise come la pianta della città, sembra che una volta siano state tagliate con la stessa precisione delle lastre.




image: http://www.lettera43.it/wp-content/uploads/2019/05/9fac61a7-d078-4006-9b33-457861a125e0_large.jpgTiwanaca, Bolivia. Una veduta del sito archeologico di Puma Punku, città che risale a 14mila anni fa.



LA CITTA’ COSTRUITA IN UNA NOTTE. In lingua Aymara Puma Punku significa “La Porta del Puma”, nome legato alla statua di un leone di montagna trovata tra le macerie. È stato stimato che il sito abbia più di 14mila anni, accreditandolo tra le rovine più antiche della Terra. Secondo la tradizione, quando i conquistadores si imbatterono nei resti della città chiesero spiegazioni agli inca e questi risposero che non erano stati loro a costruirla, nemmeno i padri dei loro padri. Sapevano solamente che era stata edificata in una sola notte dagli dei. Nelle leggende locali, inoltre, si racconta che il vicino tempio di Tiwanaku sia stato costruito nell’antichità dagli uomini proprio per ricordare l’arrivo degli dei dal cielo nella vicina Puma Punku. Si dice anche che questi dei fossero i superstiti di Atlantide, giunti sull’altopiano andino per ripristinare la civiltà dopo il diluvio. Secondo altre interpretazioni, la città fu costruita in quella posizione appositamente per integrarsi con il monte Illimani, dove secondo la credenza di Tiwanaku vivevano gli spiriti dei morti. Per gli scettici, invece, i templi di Puma Punku costituivano solamente il centro spirituale di Tiwanaku.




image: http://www.lettera43.it/wp-content/uploads/2019/05/a30a324b-d32c-444c-a6f0-8ab01a9769d7_large.jpgTiwanaca, Bolivia. Le rovine della città di Puma Punku che, secondo una teoria poco scientifica, è stata costruita dagli alieni.






MANGIARE E DORMIRE. I pochi ristoranti vicini si trovano nei pressi del museo archeologico di Tiwanaku. È il caso del Wiñay Marka, senza pretese ma con un paio di euro si mangia. A La Paz ci sono il ristorante Angelo Colonial, calle Linares 922 (5 euro a persona), e Pot Colonial Linares, vicino al Coca Museum (3-4 euro). Qui si possono mangiare i piatti semplici della cucina andina, come la zuppa di quinoa e carne alla brace. Per dormire a La Paz, Hostal Cactus, calle Jimenez (3-4 euro a persona), o il più confortevole Hotel Majestic, calle Santa Cruz 359 (doppia 10-15 euro a notte).

ARRIVARE. Puma Punku si trova sulla strada che corre da La Paz (62 chilometri) a Puno in Perù (circa 200 chilometri). Da La Paz (nome completo Nuestra Señora de La Paz) si raggiunge sulla Ruta Nacional 1. Da calle Josè Maria Asin e avenida Perù partono i minibus della Autolinea Ingai (1 euro). Al ritorno (passano ogni ora-mezz’ora) generalmente si possono fermare lungo la strada ma partono dal centro di Tiwanaku. Le agenzie locali offrono visite guidate (da 15 euro). A La Paz atterrano i voli provenienti da Roma e Milano delle compagnie Klm, Air France, Iberia, American Airlines (scali a Parigi, Lima, Amsterdam, Miami) da 900 euro.


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