Come riporta il sito web centrometeoitaliano.it, il prossimo 20 marzo 2015, quando la gente starà con il naso all’insù per osservare lo spettacolo di una nuova grande eclissi solare in Italia ed in gran parte d’Europa,
potrebbero esserci i rischi di un blackout sulla rete energetica europea.
Quella del prossimo 20 marzo 2015, sarà un’eclissi solare tra le più importanti degli ultimi anni, anzi degli ultimi 16 anni per la precisione; era infatti l’11 agosto del 1999 quando tutta l’Europa ha drizzato il naso all’insù per ammirare un’eclissi solare rimasta nella storia per la sua durata e per la sua intensità, così come anche per la sua grande ed importante copertura mediatica. Adesso quella del prossimo 20 marzo 2015, non sarà da meno; ma c’è di più: l’eclissi solare infatti, pare bloccherà qualcosa come il 90% della luce solare in tutta Europa e quindi fungerà da test per verificare la tenuta della rete energetica.
Ed i gestori dell’erogazione di energia hanno già lanciato l’allarme circa le forniture per il fatidico 20 marzo 2015; l’eclissi solare quindi, da un lato affascina e da un lato preoccupa: non resta che attendere questo giorno importante e godersi, comunque vada, lo spettacolo.
L’ECLISSI? ME LA GUARDO DAL SATELLITE
Lo spettacolo dell’eclissi del prossimo 20 marzo dall’invidiabile quota cui orbita il minisatellite dell’Agenzia Spaziale Europea Proba-2: 820 km sopra le nostre teste, sarà collegato in diretta con lo Space Expo ESA di Noordwijk, nei Paesi bassi.
di Davide Coero Borga (Media Inaf)
In Italia non vedremo la totalità del fenomeno, che invece sarà osservabile sull’Atlantico settentrionale, dalle Isole Faeroer e dalle Isole Svalbard. Per chi non si trovi a veleggiare da quelle parti, l’Agenzia Spaziale Europea offre una valida alternativa: osservare l’eclissi solare dall’invidiabile quota cui orbita il minisatellite ESA Proba-2: 820km sopra le nostre teste, sarà collegato in diretta con lo Space Expo di Noordwijk, nei Paesi bassi. L’invito è aperto a tutti, a chi sul posto voglia cogliere l’occasione per mettere piedi in uno degli avamposti europei della ricerca spaziale, e a chi da casa voglia collegarsi con il portale ESA.
Spettacolo garantito da Proba-2, che transiterà per ben due volte nel cono d’ombra proiettato dal Sole nel mezzo dell’Atlantico settentrionale, e dai suoi ‘fratelli’, membri della famiglia allargata dei minisatelliti ESA – ciascuno più piccolo di un metro cubo – che staranno con gli occhi puntati a Terra, nel tentativo di catturare una vista dell’ombra lunare che correrà sulla superficie terrestre.
L’osservazione a Noordwijk inizierà alle 9:30 del mattino, quando la Luna farà la sua comparsa sul disco solare. Tutta l’Europa subirà un eclissi parziale, questa volta: gli scozzesi potranno osservare un oscuramento del disco solare del 97%, ma la percentuale è destinata a calare man mano che si scende con la latitudine: 84% su Londra, 81% su L’Aia, il 75% su Parigi , il 65% su Madrid.
Anche da noi il disco solare verrà oscurato solo in parte e la percentuale di questa copertura dipenderà dalla latitudine dell’osservatore. Ad esempio, a Milano, si avrà una copertura massima pari al 68% del diametro apparente del Sole, mentre a Palermo non si supererà il 50%. Per un osservatore da Roma, la luna inizierà a coprire il sole alle 9:24 di mattina. Il massimo dell’oscuramento si avrà attorno alle 10:30 – 10:40, mentre il fenomeno si concluderà alle 11:43, con l’uscita definitiva del nostro satellite dal disco solare.
Questi tempi variano di qualche minuto in più o in meno al variare delle località italiane da dove si osserva l’eclissi. Raccomandiamo di non osservare mai il Sole ad occhio nudo o, peggio, guardandolo direttamente con binocoli o telescopi. Il rischio è quello di danneggiare in modo permanente la vista. Per seguire il fenomeno in tutta sicurezza, meglio indossare gli appositi occhialini certificati per eclissi che si possono trovare a un piccolo prezzo nei negozi di ottica, evitando soluzioni fai da te.
Redazione Segnidalcielo
potrebbero esserci i rischi di un blackout sulla rete energetica europea.
Quella del prossimo 20 marzo 2015, sarà un’eclissi solare tra le più importanti degli ultimi anni, anzi degli ultimi 16 anni per la precisione; era infatti l’11 agosto del 1999 quando tutta l’Europa ha drizzato il naso all’insù per ammirare un’eclissi solare rimasta nella storia per la sua durata e per la sua intensità, così come anche per la sua grande ed importante copertura mediatica. Adesso quella del prossimo 20 marzo 2015, non sarà da meno; ma c’è di più: l’eclissi solare infatti, pare bloccherà qualcosa come il 90% della luce solare in tutta Europa e quindi fungerà da test per verificare la tenuta della rete energetica.
Ed i gestori dell’erogazione di energia hanno già lanciato l’allarme circa le forniture per il fatidico 20 marzo 2015; l’eclissi solare quindi, da un lato affascina e da un lato preoccupa: non resta che attendere questo giorno importante e godersi, comunque vada, lo spettacolo.
L’ECLISSI? ME LA GUARDO DAL SATELLITE
Lo spettacolo dell’eclissi del prossimo 20 marzo dall’invidiabile quota cui orbita il minisatellite dell’Agenzia Spaziale Europea Proba-2: 820 km sopra le nostre teste, sarà collegato in diretta con lo Space Expo ESA di Noordwijk, nei Paesi bassi.
di Davide Coero Borga (Media Inaf)
In Italia non vedremo la totalità del fenomeno, che invece sarà osservabile sull’Atlantico settentrionale, dalle Isole Faeroer e dalle Isole Svalbard. Per chi non si trovi a veleggiare da quelle parti, l’Agenzia Spaziale Europea offre una valida alternativa: osservare l’eclissi solare dall’invidiabile quota cui orbita il minisatellite ESA Proba-2: 820km sopra le nostre teste, sarà collegato in diretta con lo Space Expo di Noordwijk, nei Paesi bassi. L’invito è aperto a tutti, a chi sul posto voglia cogliere l’occasione per mettere piedi in uno degli avamposti europei della ricerca spaziale, e a chi da casa voglia collegarsi con il portale ESA.
Spettacolo garantito da Proba-2, che transiterà per ben due volte nel cono d’ombra proiettato dal Sole nel mezzo dell’Atlantico settentrionale, e dai suoi ‘fratelli’, membri della famiglia allargata dei minisatelliti ESA – ciascuno più piccolo di un metro cubo – che staranno con gli occhi puntati a Terra, nel tentativo di catturare una vista dell’ombra lunare che correrà sulla superficie terrestre.
L’osservazione a Noordwijk inizierà alle 9:30 del mattino, quando la Luna farà la sua comparsa sul disco solare. Tutta l’Europa subirà un eclissi parziale, questa volta: gli scozzesi potranno osservare un oscuramento del disco solare del 97%, ma la percentuale è destinata a calare man mano che si scende con la latitudine: 84% su Londra, 81% su L’Aia, il 75% su Parigi , il 65% su Madrid.
Anche da noi il disco solare verrà oscurato solo in parte e la percentuale di questa copertura dipenderà dalla latitudine dell’osservatore. Ad esempio, a Milano, si avrà una copertura massima pari al 68% del diametro apparente del Sole, mentre a Palermo non si supererà il 50%. Per un osservatore da Roma, la luna inizierà a coprire il sole alle 9:24 di mattina. Il massimo dell’oscuramento si avrà attorno alle 10:30 – 10:40, mentre il fenomeno si concluderà alle 11:43, con l’uscita definitiva del nostro satellite dal disco solare.
Questi tempi variano di qualche minuto in più o in meno al variare delle località italiane da dove si osserva l’eclissi. Raccomandiamo di non osservare mai il Sole ad occhio nudo o, peggio, guardandolo direttamente con binocoli o telescopi. Il rischio è quello di danneggiare in modo permanente la vista. Per seguire il fenomeno in tutta sicurezza, meglio indossare gli appositi occhialini certificati per eclissi che si possono trovare a un piccolo prezzo nei negozi di ottica, evitando soluzioni fai da te.
Redazione Segnidalcielo
INFO PER CONOSCENZA: OSSERVAZIONI E CITAZIONI:
RispondiEliminaI NUOVI ALIENI!
Abbiamo piu' volte ribadito, che finora sono veute
òe intelligenze aliene sbagliate, intelligenze
aliene elusive e sfuggenti che mai faranno
contatti alal luce del sole con la specie umana terrestre.
Peggio ancora, dobbiamo anche concludere che
quelle entita' definite grigi o pseudo-grigi, devono
aver scacciato e allontanato quelle entita' ET che
erani presenti negli anni '50,'60,'70 e che forse
avevano intenzione d manifestarsi piu' palesemente
alla razza umana del pianeta Terra! Se si guarda
bene tutta la casistica degli incontri ravvicinati
del ternzo tipo di quel periodo, si vedra' bene
che le entita' aliene di allora non sono le stesse
che si vedono in questi anni! Non ci sono
piu'! Allontanate o cacciate da altri alieni!
La venuta e la presenza degli alieni
grigi e' stata la rovina di qualsiasi
possibile contatto e inibito ogni
prospettiva di cambiamento evoluti-
vo per la specie umana del pianeta!
Su tutto questo scenario poco edificante se
non sconfortante, gli stessi ufologi non ne'
parlano chiaramente o fanno dell'omertaì
palese! Cosa si puo' fare direte voi?:
Possiamo solo confidare nella venura di altri Et
piu' decisi e non disposti a farsi condizionare
da presenze aliene precedenti e quindi
favorevoli al contatto massimo con la
specie umana! Oppure, dobbiamo
confidare che vengano scoperte altre civilta Et
con le ricerche che si fanno ora su altri
pianeti extrasolari. In tuttti i casi, non
facciamoci illusioni su quelli presenti ora,
perche' non hanno nessuna intenzione, per
motivi loro, inconfessabili, di fare manife-
stazioni alla luce del sole. Dobbiamo solo
confidare nei nuovi alieni!