Misteriosi lampi di onde radio, intercettate dagli scienziati per la prima volta nella storia al di fuori della nostra galassia, nello spazio. L’origine di questi eventi, per ora ancora inspiegabili
risalirebbe addirittura a undici miliardi di anni luce di distanza dalla Terra. Le ipotesi tirate in ballo sono molte. Su una cosa sono tutti d’accordo: “Arrivano da un evento incredibile, in grado di produrre un’energia enorme”.
Queste onde sono state identificate da un team internazionale di scienziati che hanno utilizzato le ante del Parkes Observatory in Australia: tra loro anche alcuni esperti del Jet Propulsion Laboratory della NASA che per sei anni hanno lavorato insieme dopo la scoperta della prima esplosione, che avrebbe avuto origine in un punto imprecisato dell’universo a 11 miliardi di anni luce di distanza da noi. Il fenomeno cosmico avrebbe avuto una durata di pochi millisecondi.
I lampi arriverebbero sino alla Terra sotto forma di impulsi brevissimi, della durata di pochi millisecondi, ma molto frequenti. Le sorgenti dalle quali proverrebbero questi lampi di onde radio restano ancora sconosciute. L’ipotesi più accreditata, a cui gli scienziati stanno lavorando, sarebbe quella secondo cui a generare tali impulsi misteriosi sarebbero stelle di neutroni o anche buchi neri.
Cordes, uno degli scienziati che ha scoperto il tutto, però avverte che la soluzione non è vicina: “Ci sono voluti 20 anni per gli astronomi a scoprire le fonti misteriose di questi raggi gamma, prima non rilevati dagli astronomi, ma da satelliti progettati per individuare esplosioni nucleari in superficie. Solo dopo che gli astronomi hanno iniziato la caccia si sono avuti i primi risultati”.
I lampi arriverebbero sino alla Terra sotto forma di impulsi brevissimi, della durata di pochi millisecondi, ma molto frequenti. Le sorgenti dalle quali proverrebbero questi lampi di onde radio restano ancora sconosciute. L’ipotesi più accreditata, a cui gli scienziati stanno lavorando, sarebbe quella secondo cui a generare tali impulsi misteriosi sarebbero stelle di neutroni o anche buchi neri.
Cordes, uno degli scienziati che ha scoperto il tutto, però avverte che la soluzione non è vicina: “Ci sono voluti 20 anni per gli astronomi a scoprire le fonti misteriose di questi raggi gamma, prima non rilevati dagli astronomi, ma da satelliti progettati per individuare esplosioni nucleari in superficie. Solo dopo che gli astronomi hanno iniziato la caccia si sono avuti i primi risultati”.
http://jedasupport.altervista.org/blog/scienza/misteriose-onde-radio-nello-spazio/
risalirebbe addirittura a undici miliardi di anni luce di distanza dalla Terra. Le ipotesi tirate in ballo sono molte. Su una cosa sono tutti d’accordo: “Arrivano da un evento incredibile, in grado di produrre un’energia enorme”.
Queste onde sono state identificate da un team internazionale di scienziati che hanno utilizzato le ante del Parkes Observatory in Australia: tra loro anche alcuni esperti del Jet Propulsion Laboratory della NASA che per sei anni hanno lavorato insieme dopo la scoperta della prima esplosione, che avrebbe avuto origine in un punto imprecisato dell’universo a 11 miliardi di anni luce di distanza da noi. Il fenomeno cosmico avrebbe avuto una durata di pochi millisecondi.
I lampi arriverebbero sino alla Terra sotto forma di impulsi brevissimi, della durata di pochi millisecondi, ma molto frequenti. Le sorgenti dalle quali proverrebbero questi lampi di onde radio restano ancora sconosciute. L’ipotesi più accreditata, a cui gli scienziati stanno lavorando, sarebbe quella secondo cui a generare tali impulsi misteriosi sarebbero stelle di neutroni o anche buchi neri.
Cordes, uno degli scienziati che ha scoperto il tutto, però avverte che la soluzione non è vicina: “Ci sono voluti 20 anni per gli astronomi a scoprire le fonti misteriose di questi raggi gamma, prima non rilevati dagli astronomi, ma da satelliti progettati per individuare esplosioni nucleari in superficie. Solo dopo che gli astronomi hanno iniziato la caccia si sono avuti i primi risultati”.
I lampi arriverebbero sino alla Terra sotto forma di impulsi brevissimi, della durata di pochi millisecondi, ma molto frequenti. Le sorgenti dalle quali proverrebbero questi lampi di onde radio restano ancora sconosciute. L’ipotesi più accreditata, a cui gli scienziati stanno lavorando, sarebbe quella secondo cui a generare tali impulsi misteriosi sarebbero stelle di neutroni o anche buchi neri.
Cordes, uno degli scienziati che ha scoperto il tutto, però avverte che la soluzione non è vicina: “Ci sono voluti 20 anni per gli astronomi a scoprire le fonti misteriose di questi raggi gamma, prima non rilevati dagli astronomi, ma da satelliti progettati per individuare esplosioni nucleari in superficie. Solo dopo che gli astronomi hanno iniziato la caccia si sono avuti i primi risultati”.
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