Gli scienziati dell’U.C.L.A. (Università della California a Los Angeles) hanno scoperto che la Terra è formata da due pianeti: Terra e Theia. Theia, un protopianeta delle dimensioni di Marte,
si schiantò contro la Terra molto probabilmente 4,5 miliardi di anni fa, quando la Terra aveva allora solo 100 milioni di anni. Questa stessa ipotesi di impatto gigante era già stata avanzata precedentemente, ma con il presupposto che Theia avesse colpito la Terra di lato, rompendone un pezzo, che era diventata poi la Luna. Mentre Theia aveva continuato il suo viaggio attraverso lo spazio.
Questa nuova ricerca, pubblicata sulla rivista “Science”, avanza l’ipotesi che, quando Theia collise con la Terra, la colpì frontalmente e si fuse con essa. Ciò significa che Theia è ancora qui, sotto i nostri piedi. E’ cioè parte della Terra. Lo studio, finanziato dalla NASA e dal Consiglio europeo della ricerca, si è concentrato sul confronto tra rocce lunari e materia terrestre. I risultati hanno portato il team alla conclusione che la Terra e la Luna siano così simili perché la Luna è stata creata nel momento in cui Theia impattò e modificò la Terra.
Richard Young, ricercatore capo e Professore di Geochimica e Chimica del Cosmo dell’Università della California, afferma che dopo l’impatto, “Theia si mischiò così profondamente e uniformemente sia con la Terra che con la Luna che la natura identica della materia costituente il nostro pianeta e il suo satellite hanno confuso a lungo gli scienziati nella comprensione del loro rapporto”.
Per cercare di raggiungere un’approfondita conoscenza su eventuali differenze, Young e il suo team hanno confrontato sette rocce lunari (riportate dalle missioni Apollo) con cinque rocce terrestri. Studiando le scie chimiche degli atomi di ossigeno di queste rocce, Young e il suo team sono giunti alla determinazione che la Luna e la Terra derivarono da uno stesso evento: la collisione e la fusione di Theia con la Terra.
La collisione frontale tra i due pianeti solleva ulteriori interrogativi sull’origine dell’acqua sul nostro pianeta, anche se il Professore ritiene che l’acqua sarebbe stata presente anche prima dell’impatto. Marte invece sembra essere sfuggito a tale genere di impatti, per quanto ne sappiamo a tutt‘oggi. Young conclude che comunque dobbiamo essere grati allo quello scontro avvenuto 4,5 miliardi di anni fa. Senza di esso, non avremmo la Luna e la vita come la conosciamo non esisterebbe.
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