Nuovo record nel teletrasporto: l’informazione contenuta in una particella di luce è stata trasferita attraverso una fibra ottica a 100 chilometri di distanza, quattro volte più lontano rispetto al record precedente.
Il risultato, annunciato sulla rivista Optica dall’Istituto statunitense per gli Standard e la Tecnologia (Nist), dimostra che l’internet super veloce basato sulla fisica quantistica è sempre più vicino. A differenza di quanto descritto nei racconti di fantascienza, il teletrasporto effettuato nell’esperimento consiste nel trasferimento (o meglio, nella ricostruzione a distanza) delle proprietà fisiche di una particella di luce (fotone).
I ricercatori sono riusciti a trasmetterle ad un altro fotone attraverso 102 chilometri di fibra ottica avvolta nel loro laboratorio in Colorado. Altri gruppi di ricerca in passato avevano già teletrasportato fotoni su distanze anche superiori attraversando l’aria, ma la scelta di usare come mezzo le fibre ottiche convenzionali offre la possibilità di disegnare reti più flessibili, anche in vista di una futura rete internet superveloce basata sui principi della meccanica quantistica.
Gli esperimenti fatti in precedenza avevano dimostrato che la fibra ottica comportava una tale dispersione di dati da limitare la trasmissione nel flusso e nella distanza coperta.
La nuova tecnica di teletrasporto del Nist potrebbe essere usata proprio per superare questo problema, producendo dei ‘ripetitori’ quantici che rimbalzano periodicamente i dati consentendo così una maggiore estensione della rete. Finora si pensava che questi ripetitori potessero basarsi solo sugli atomi o sulla materia, ma questo nuovo studio dimostra che potrebbero essere sviluppati più facilmente grazie alla luce, permettendo anche una maggiore velocità della trasmissione.
tratto da: fonte – fonte - Link
Il risultato, annunciato sulla rivista Optica dall’Istituto statunitense per gli Standard e la Tecnologia (Nist), dimostra che l’internet super veloce basato sulla fisica quantistica è sempre più vicino. A differenza di quanto descritto nei racconti di fantascienza, il teletrasporto effettuato nell’esperimento consiste nel trasferimento (o meglio, nella ricostruzione a distanza) delle proprietà fisiche di una particella di luce (fotone).
I ricercatori sono riusciti a trasmetterle ad un altro fotone attraverso 102 chilometri di fibra ottica avvolta nel loro laboratorio in Colorado. Altri gruppi di ricerca in passato avevano già teletrasportato fotoni su distanze anche superiori attraversando l’aria, ma la scelta di usare come mezzo le fibre ottiche convenzionali offre la possibilità di disegnare reti più flessibili, anche in vista di una futura rete internet superveloce basata sui principi della meccanica quantistica.
Gli esperimenti fatti in precedenza avevano dimostrato che la fibra ottica comportava una tale dispersione di dati da limitare la trasmissione nel flusso e nella distanza coperta.
La nuova tecnica di teletrasporto del Nist potrebbe essere usata proprio per superare questo problema, producendo dei ‘ripetitori’ quantici che rimbalzano periodicamente i dati consentendo così una maggiore estensione della rete. Finora si pensava che questi ripetitori potessero basarsi solo sugli atomi o sulla materia, ma questo nuovo studio dimostra che potrebbero essere sviluppati più facilmente grazie alla luce, permettendo anche una maggiore velocità della trasmissione.
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