Ma davvero pensate che Colombo abbia scoperto le Americhe per caso?

Esiste il serio dubbio che i Cavalieri Templari avessero notizia dell’esistenza del continente americano prima della sua “scoperta” da parte di Cristoforo Colombo.
Qualcuno asserisce che essi sarebbero già stati nel nuovo continente prima del navigatore genovese. La principale base navale dei Cavalieri Templari era il porto francese di La Rochelle, situato sull’Atlantico. A cosa serviva ai Templari un porto sull’oceano, così decentrato rispetto ai loro possedimenti, se i loro viaggi erano rivolti verso la Terrasanta? Da qui l’ipotesi che le flotte Templari avessero anche altre destinazioni.


Quando nel 1307 Filippo il Bello fece scattare lo sterminio dei Templari, la flotta che aveva bIlase a La Rochelle salpò con i Cavalieri superstiti verso una destinazione misteriosa e non se ne seppe più nulla.
L’archologo Jacques de Mahieu sostiene di aver trovato tracce di insediamenti dei Cavalieri nel continente americano e c’è chi sostiene che il famoso tesoro dei Templari, mai più ritrovato, sia stato nascosto in Nuova Scozia in Nordamerica. Qui si trova una enigmatica torre a base ottagonale di cui nessuno sa spiegare l’origine.
Si parla insistentemente di un viaggio intrapreso dallo scozzese Lord Sinclair, erede dei Templari riparati in Scozia, verso il continente amaricano con 12 navi nel 1398. Pare che le navi raggiunsero la Nuova Scozia e li l’equipaggio passò l’inverno. Con l’inizio della primavera, Sinclair divise in due la flotta, inviando in Scozia il suo luogotenente, il veneziano Antonio Zeno, al quale dichiarò di voler creare una colonia nella terra appena scoperta. Con l’altra metà della flotta, Sinclair iniziò una spedizione esplorativa interna, prima attraverso la Nuova Scozia e poi il New England, lasciando una serie di tracce riscontrabili tutt’oggi.
Tra queste tracce segnaliamo:
– La stele di Westford nel Massachusetts che rappresenta un Cavaliere in armatura sul cui cimiero e stemma araldico sono riconoscibili gli attributi di Sir James Gunn, altro luogotenente di Sinclair;
– La stele Sinclair con incisa la scritta: “Nel 1398 il principe Henry First Sinclair di Orkney partì dalla Scozia per fare un viaggio alla scoperta dell’America del nord. Dopo aver trascorso l’inverno in Nuova Scozia, ha navigato verso il Massachusetts e durante una spedizione interna nel 1399 si fermò su questa collina per osservare la campagna circostante, e poco dopo morì. La lapide commemorativa che adorna questa sporgenza è un memoriale a questo cavaliere.”;
– I due primitivi cannoni ritrovati al largo di Rhode Island, di quelli che per primi furono usati a bordo delle navi (Carlo Zeno, fratello di Antonio, fu il primo a introdurli nell’armamentario di bordo per salvare Venezia, la sua città, in una battaglia navale);
-Lo scheletro, completamente vestito con l’armatura, rinvenuto nel fiume Fall River, sempre nel Massachusetts;
– Il cosiddetto “Muro del Mistero” (Mystery Walls) vicino a Halifax, in Nuova Scozia;
– Le imbarazzanti rovine di un rifugio vicino alla leggendaria scoperta di Oak Island.
Come è noto, le vele delle tre caravelle di Colombo portavano la croce rossa in campo bianco simbolo dei Templari. Forse per farsi riconoscere dagli indigeni che poi lo accolsero con tutti gli onori?
Altri cavalieri superstiti migrarono in Scozia ed in Portogallo portando seco i loro segreti e le loro conoscenze, tra cui mappe copiate da mappe molto più antiche trovate in Terrasanta e scampate all’incendio della biblioteca di Alessandria. In particolare in Portogallo fondarono l’Ordine del Cristo che fu promotore di grandi viaggi e scoperte geografiche.
Dopo il processo ai Templari, pare che anche il Vaticano venne in possesso di queste carte e questo spiegherebbe il fatto che il luogotenente di Colombo, Pinzon, prima di salpare, si recò a Roma a consultare gli archivi segreti del Vaticano.
Ritornando a Colombo, c’è da chiedersi: come faceva ad essere così sicuro di trovare terra? Come ha fatto su una rotta mai percorsa ad indovinare i venti, sia all’andata che al ritorno? Come ha fatto a non finire sulle barriere coralline? Sapeva certamente di non essere nelle indie, e continuando, l’equipaggio stanco ed impaurito cercò di rivoltarsi al proprio comandante, Colombo offri la sua testa in cambio di tre giorni di navigazione, ebbene il terzo giorno apparvero le terre di San Salvador.
Sembra proprio che la scoperta dell’America sia dunque avvenuta almeno un secolo prima del viaggio di Colombo, ma che sia stata tenuta segreta per non far scoprire l’ultimo rifugio dei Templari ed il loro tesoro.


Vorrei aggiungere alcune osservazioni:
1] Nel 1524, 32 anni dopo il primo viaggio di Colombo, il Re di Francia Francesco I° dette l’incarico al navigatore Giovanni da Verrazzano di entrare in contatto con una antica colonia americana dell’Ordine Templare fondata alla fine del quattordicesimo secolo dal nobile scozzese Henry Sinclair a Newport, nel Rhode Island nella cui baia, nei pressi di una misteriosa grande torre sarebbero state nascoste tesori e ricchezze. Verrazzano avrebbe trovato il punto di riferimento della torre, ma della colonia templare non avrebbe rinvenuto alcuna traccia: i Templari si sarebbero trasferiti da tempo altrove.
2] L’esistenza di una colonia di Cavalieri Templari rifugiatisi in America prima del viaggio di Colombo sarebbe stata tenuta nascosta perchè dal nuovo continente giungevano l’oro e l’argento che permettevano il finanziamento della costruzione delle cattedrali da parte dei discendenti dei Templari rimasti in Europa. Questi ultimi si stavano aggregando nelle confraternite di “Frati Muratori” dai quali poi derivò la Massoneria. Sulle facciate di queste cattedrali si troverebbero i simboli di tutta la scienza esoterica dei Templari.
3] La Duchessa Isabel Medina Sidonia da Toledo ha passato l’intera vita a studiare e catalogare ogni scritto conservato, in spagnolo antico e latino, conducendo approfondite ricerche. Il suo archivio racconta di patate e pomodori introdotti in Spagna all’inizio del ‘400, di dame spagnole con pappagalli, di popolazioni nere dette Indios. E così risulta che l’America era già conosciuta prima di Colombo ed era il posto dove si andava a prendere l’oro. In questi documenti si parla di viaggi di venticinque giorni durante i quali le navi facevano la traversata e si recavano in quei luoghi dove c’erano fiumi con grandi pesci, uomini di colore e grandi distese di terra. Era semplicemente vietato farne menzione, vietato da chi su di queste terre aveva un’ipoteca.
4] Nella famosa Cappella di Rosslyn in Scozia ricca di simboli templari una scultura riproduce la pannocchia di mais, una pianta americana sconosciuta in Europa. Questa scultura fu compiuta 50 anni prima che Colombo arrivasse in America.

E ancora:
Sulla tomba di Innocenzo VIII vi è la seguente incisione: “Durante il suo pontificato ebbe la gloria della scoperta del Nuovo Mondo”. Ma il Papa morì nel luglio del 1492, cioè, tre mesi prima della data fissata dagli storici fino ad ora della scoperta dell’America.
Che significa questa frase?


Oak Island e Templari

Roberto Giacobbo indaga sull’ultimo tesoro dei Templari: è possibile che Oak Island, una piccola isola del Nord Atlantico, custodisca le più importanti ricchezze del Tempio di Re Salomone in fondo ad un pozzo difeso da incredibili trappole e trabocchetti? La squadra di Voyager ha raggiunto il Canada per verificare come, i Cavalieri Templari, avrebbero potuto raggiungere l’America prima di Colombo, e scoprire come mai, in questa minuscola isola – da oltre 200 anni – sia in corso una straordinaria caccia al tesoro. Il video:



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