Il Corpo ha capacità di Autoguarigione: 10 modi per aiutarlo

Dott.ssa Claudia Casalboni
Il corpo è tutt’altro che una macchina e non basta seguire le istruzioni per aggiustare le parti che lo compongono e per sistemare i processi che lo animano.

La moderna medicina fatica tuttora a riconoscere il ruolo fondamentale che emozioni, sentimenti e pensieri hanno nell’insorgenza della patologia e nel cammino verso l’autoguarigione.


Il modello olistico è la prospettiva medica che definisce la malattia come la conseguenza di una disarmonia interiore, e il sintomo, come un indice della necessità di cambiare per ristabilire l’equilibrio (omeostasi).


Disciplina olistica per eccellenza è la PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia), che studia le correlazioni fra il funzionamento del sistema endocrino, immunitario e nervoso, l’attività mentale e il comportamento. Secondo la PNEI, a causa dello stress, vengono sprigionati ormoni quali cortisolo e adrenalina che, se prodotti a lungo e in eccesso, indeboliscono il sistema immunitario; al contrario, vissuti e attività positive inducono la liberazione di ormoni e neurotrasmettitori quali serotonina ed endorfine, che attivano le difese immunitarie. Ciò che sorprende è che il corpo, anche quando è sottoposto a prove difficili e a carichi di stress prolungati, è capace di autocurarsi, rigenerandosi e ripristinando spontaneamente l’omeostasi.


Si stima che l’80% delle malattie siano di origine psicosomatica, ciò significa che una condizione mentale negativa può rappresentare un fattore di rischio per la salute, mentre un atteggiamento positivo, può giocare un ruolo cruciale nella prevenzione.


Una prova del fatto che la mente può guarire il corpo, è l’effetto placebo: la sola credenza di essere trattati (con sostanze prive di principio attivo o con provvedimenti non farmaceutici) può bastare a produrre un miglioramento dei sintomi di una malattia.


I farmaci sono di primaria importanza nel trattamento di alcune condizioni patologiche, ma è necessario integrare la terapia con un cambiamento dello stile di vita. Il corpo conserva la propria capacità di autoguarigione anche in situazioni patologiche particolarmente gravi. Come possiamo aiutarlo?


1) Accrescendo la consapevolezza dei nostri bisogni.





Riconoscere ed entrare in contatto con i propri reali bisogni, sviluppare un atteggiamento di apertura che permetta di accogliere le sensazioni e le emozioni presenti, consente di scoprire cosa si vuole veramente e di intraprendere la strada giusta per il proprio benessere.


2) Prendendoci cura del nostro corpo.


Il corpo ha una grande capacità di resistenza agli attacchi esterni, ma abbiamo il dovere di aiutarlo mantenendolo sano, con un’alimentazione corretta e un esercizio fisico costante, riducendo lo stress e l’assunzione di sostanze nocive. È necessario cominciare fin da subito, per evitare l’emergere di problemi seri.


3) Riprogrammando l’attività mentale.


I pensieri creano la realtà: criticarsi e boicottarsi, demoralizzarsi, alimentare circoli viziosi fatti di preconcetti e schemi mentali rigidi, sono tutti fattori che aumentano la vulnerabilità alle malattie. Assumere punti di vista alternativi e più flessibili, pensare in modo positivo e propositivo, stimola la formazione di nuovi collegamenti neuronali e favorisce il cambiamento.

4) Esternando i problemi.

Riconoscere di avere un problema è il primo passo per risolverlo; parlarne e chiedere aiuto permette di uscire dalla dolorosa sensazione di isolamento che provoca tristezza e apatia. Ciò non significa lamentarsi, ma cercare la comprensione e il supporto utile per superare le difficoltà.

5) Coltivando rapporti umani caldi e supportivi.

Rapporti accoglienti e positivi, basati sulla fiducia e sull’empatia, in cui sentirsi liberi di esprimere le proprie emozioni, promuovono il buonumore e stimolano la produzione delle molecole della salute. Parole, pensieri, idee, emozioni, comportamenti malsani, non fanno che amplificare il vissuto interiore di disagio, predisponendo alla malattia.

6) Liberando la creatività.

Dedicarsi ai propri interessi e alle proprie passioni liberando la naturale creatività, permette di realizzare le potenzialità represse, sciogliere i conflitti interiori e favorire l’ottimismo e l’autostima.


7) Esprimendo le emozioni.

Comunicare ciò che si sente, impedendo che ristagni e si congeli all’interno, è molto importante per la salute.
L’arteterapia è un valido strumento per entrare in contatto con le proprie emozioni, per superare il timore e la vergogna di esprimerle, per riscoprire la propria autenticità.

8) Aprendoci a noi stessi, agli altri, al mondo.

Rabbia, vendetta e rancore andrebbero il più possibile evitati, perché hanno effetti distruttivi sul corpo e sulla mente. Accettare se stessi e gli altri, liberarsi dalle critiche e dal senso di colpa, fidarsi di se stessi e vivere con allegria, donano forza e protezione di fronte alle avversità.

9) Rilassandoci.

Durante il riposo le tossine e le tensioni vengono eliminate, in questo modo il sistema immunitario si rafforza e il corpo può rigenerarsi. Durante il rilassamento profondo e la meditazione, il cervello emette onde più lente (onde alfa) che stimolano la produzione delle endorfine, gli “ormoni della felicità”. Queste pratiche aiutano ad ottenere un maggior controllo sul corpo e sulla mente e possono stimolare la capacità di autoguarigione.

10) Prevenendo.

Non è necessario ammalarsi per mettere in pratica tutti i suggerimenti appena elencati. L’organismo può autocurarsi, ma è sempre meglio prevenire lo sviluppo della malattia, imparando ad affrontare la vita con un atteggiamento positivo, valorizzando ciò che si è ed occupandosi del proprio benessere.

Articolo di Dott.ssa Claudia Casalboni

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