L'attività del cretino è molto più dannosa dell'ozio dell'intelligente

PENSATECI, fa più danno un imprenditore titolare di una fabbrica inquinante e sovraproducente o un qualsiasi barbone che rovista tra la spazzatura?


Fa più danno una fabbrica che ogni giorno produce, consuma, inquina o una capanna in mezzo al bosco?


Eppure oggi, in questa realtà dominata da pazzi, è più facile beccarsi una denuncia per "edilizia abusiva" se si costruisce una capanna nel bosco che veder puntato il dito contro ad una fabbrica.


Siamo arrivati ad un tal punto di arroganza e ignoranza che vediamo i giovani picchiare e dar fuoco a dei barboni (è successo in Italia) perché considerati derelitti, scarti dell'umanità senza valore, mentre accettano passivamente una realtà fatta di precarietà, turni massacranti, cibo malsano, aria tossica e degrado.



"L'attività del cretino è molto più dannosa dell'ozio dell'intelligente", scriveva qualcuno su facebook, ed io, ispirato da tali parole ne ho fatto un articolo per farvi riflettere ed ispirarvi a vostra volta a portare un pò buon senso in questa civiltà decaduta e destinata presto a scomparire sotto il peso del proprio grave Karma.


L'attività del cretino è quella del pescatore che pesca più pesci di quanto basti a sfamare la propria famiglia, è quella del boscaiolo che taglia gli alberi per noia, o quella del ricco imbecille che pensa solo a come alleggerire il proprio conto in banca con acquisti futili, ma è anche quella della donna viziata che accumula scarpe e vestiti che userà solo una volta, prodotti ovviamente nel terzo mondo da bambine costrette a lavorare 12 ore al giorno per sedare la dipendenza da capricci di noi occidentali viziati e mai contenti.


L'attività del cretino tocca anche il plurilaureato economista, quello che parla di perdita economica quando sui monitor dei pc, la multinazionale plurimiliardaria per cui lavora quest'anno è andata in ribasso dello 0,006%...










Le attività del cretino sono davvero infiniti e varie, 
ma la causa è sempre la stessa: 


IL LAVORO.










Il lavoro che diventa psicosi mentale, la fabbrica che produce 20 milioni d'auto all'anno e che ne venderà meno della metà, producendo così inutile immondizia che dovrà essere smaltita e "riciclata" e porterà altra gente a lavorare per smaltirla.
Certo, tutto questo costruire e distruggere produce lavoro per le persone, ma non felicità.


Nel 1800 si produceva il necessario perché la tecnologia era ancora agli inizi, ma oggi, più di due secoli dopo, stiamo producendo il superfluo, e tutto questo lavorare oltre a crearci nevrosi collettive ci rende altamente cretini, tant'è che la gente ha perso quasi totalmente la voglia di pensare, di ragionare, di ascoltare.




Quel che ci serve oggi non sono nuovi posti di lavoro, nuovi abbonamenti, nuove tecnologie o connessioni più veloci, quel che ci serve è re-imparare ad oziare. Ozio intelligente appunto.







I saggi cinesi che sorseggiavano tè caldo mentre filosofeggiavano sul senso della vita, donandoci preziosi insegnamenti, splendide poesie e illuminanti pensieri, sono stati uno splendido esempio per tutta l'umanità.


Il loro prendere la vita con calma, portando a termine lentamente ogni faccenda domestica rievoca nelle nostre menti affannate rinfrescanti sensazioni di pace, nettare divino di beatitudine, di calmi pensieri, di lunghe meditazioni e del contemplare la vita giorno per giorno con la stessa emozione di quando si osserva il tramonto per la prima volta.





Eppure questi saggi uomini, non solo cinesi, ma anche greci, italiani, giapponesi ecc ecc, sono sempre stati perseguitati e uccisi nel corso della storia, la loro presenza è sempre stata avvertita dal potere dominante come uno scomodo esempio che rischiava di portare i popoli lontani dalla vita frenetica, dal lavoro forzato e dagli intrattenimenti mondani dedicati appunto agli schiavi per distrarli, se questo fosse accaduto oggi avremmo un'umanità consapevole, amante della Natura e rispettosa di tutte le creature del mondo, questo non lo si poteva permettere e così la propaganda diffuse termine come:scansafatiche, parassita della società, vagabondo, fannullone, mantenuto.






Con questi termini si andò ad etichettare non solo i saggi che utilizzavano il proprio tempo non per produrre, ma per riflettere, anche tutte quelle persone comuni che semplicemente non gli andava di seguire la via forzata (scuola - lavoro- matrimonio - figli - pensione), per questi ultimi toccò la strada, il dormire sulle panchine e l'essere perseguitati peggio dei criminali.


Certo è che l'attività del cretino ad oggi ha prodotto bombe ed armi e le ha utilizzate su altre persone, mentre l'ozio dell'intelligente non ha mai ucciso neppure una mosca.


Allora perché tutto questo accanimento verso chi infondo è il vero salvatore del mondo? Colui che non crea problemi non ha neppure bisogno di pensare a risolverli. Perché tutto questo odio verso chi non vuole vivere la vita di tutti gli altri? 


Mentre la piccola Greta incontra politici viaggiando su treni e aerei inquinanti per dirci di salvare il pianeta, ci sono oziosi in tutto il globo che il mondo lo salvano ogni giorno grazie al loro "digiunare" dal consumismo e dai vizi del mondo.


Prendiamo esempio.

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