Dopo la notizia della scoperta di piramidi sul fondo del Triangolo delle Bermuda e sotto i ghiacciai del Polo Sud,
non si può fare a meno di parlare ancora di tali costruzioni, che
sembra essere presente in ogni angolo del pianeta Terra.
Nella maggior parte delle segnalazioni si indicano colline dalla forma piramidale, con i fianchi inclinati a 45 gradi, facendo apparire il tutto come il famoso “chiodo fisso”.
Nella maggior parte delle segnalazioni si indicano colline dalla forma piramidale, con i fianchi inclinati a 45 gradi, facendo apparire il tutto come il famoso “chiodo fisso”.
Non visiteremo terre esotiche o deserti di sabbia, sotto cui si
potrebbero celare costruzioni, misteriosi custodi di inimmaginabili
segreti; al contrario, dopo una breve e dovuta escursione alle Mauritius, percorreremo le regioni dell’Europa, con un particolare riguardo al territorio italiano.
Le Piramidi di Guimar
Sulla costa orientale dell’isola di Tenerife, nel paese di Guimar,
si trovano sei strutture piramidali a gradoni su cinque livelli, molto
simili a quelle dei Maya e degli Aztechi del Messico. Per molto tempo,
si è pensato che queste piramidi fossero delle costruzioni casuali fatte
dai coltivatori del posto che ritrovandole le ammassassero. Solo nel
1991 grazie a Thor Heyerdahl si scoprì che queste piramidi erano tutt’altro che semplici ammassi di pietre.
Erano ben visibili i segni di lavorazione sui massi e della
lavorazione del terreno prima della posa. Le pietre inoltre non sono
pietre comuni, come quelle dei campi vicini, ma di origine vulcanica e
le piramidi hanno un orientamento astronomico. Il 21 giugno, solstizio
d’estate, si può osservare un doppio tramonto dalla piattaforma della
piramide più alta il sole scompare dietro una montagna per ricomparire
dopo un po’ e scomparire di nuovo, definitivamente, dietro un’altra
montagna. Tutte le piramidi, sul lato occidentale, hanno una scalinata
salendo le quali è possibile seguire il sole nel giorno del solstizio
d’inverno, 21 dicembre.
Nonostante gli studi di Heyerdahl, la datazione delle piramidi rimane
un mistero, così come lo scopo della loro costruzione. Inoltre, nessuno
riesce a capire da chi sono state costruite. Il mistero viene dal fatto
che i Guanches,
le antiche popolazioni delle Canarie, non erano affatto un popolo
evoluto, anzi. Vivevano nelle caverne, si sostenevano con la pastorizia
ed usavano indumenti fatti con pelle di capra. Quando iniziò la
colonizzazione delle Canarie ad opera degli spagnoli, i Guanches erano
l’unica popolazione europea ancora ferma all’età della pietra. Come
avrebbero potuto costruire delle piramidi così sofisticate e così simili
a quelle trovate in Egitto, Mesopotamia e Sudamerica?
Le Piramidi di Plaine Magnien
Nella piana di Plaine Magnien,
nelle Mauritius, è stata segnalata la presenza di sette piramidi a
gradoni, erette utilizzando pietre – per la maggior parte di origine
vulcanica – senza uso di malta; piramidi che al massimo raggiungono i
dodici metri di altezza. Sembra che tre costruzioni situate in
prossimità dell’aeroporto risultino essere allineate, secondo Simone Corradini – al quale si deve la segnalazione della loro esistenza – con le stelle della cintura di Orione come quelle egizie.
Correlando queste piramidi a quelle di Guimar, dato che presentano le
stesse caratteristiche, dovrebbero essere allineate ai solstizi; in
particolare una di esse con quello d’estate che nell’emisfero sud si
verifica, guarda caso, il 21 dicembre (data che ci rimanda alla profezia
riguardante il 2012).Vista la conformazione del terreno si osserverebbe
un doppio tramonto, fenomeno osservato anche a Guimar a Tenerife.
Tutto va, ovviamente, verificato ulteriormente e non sarà cosa
facile, visto che per i locali non si tratta di piramidi antiche, bensì
di cumuli di pietre formati per rendere i campi coltivabili. La
coltivazione in atto è quella della canna da zucchero ed i contadini
hanno il timore che i loro terreni vengano dichiarati zone archeologiche
e non più agricole, con tutto quello che ne consegue.
Sembra che sotto il dominio della Gran Bretagna alcune
piramidi fossero state dichiarate monumenti storici; una volta che
Mauritius acquistò la sua indipendenza la cosa decadde. La canna da
zucchero che, con la sua altezza può raggiungere i cinque metri, ha
nascosto nel tempo alcuni di questi “monumenti”. In tema di beni
storici, va aggiunta la latitanza del governo più propenso, per ragione
economiche, a favorire la proficua produzione di canna da zucchero.
Al di là delle questioni economico-politiche del territorio,
nell’isola sono presenti anche immensi e lunghi muri di pietra larghi
fino a tre metri, utilizzati oggi per custodire gli animali al pascolo.
Ostacoli che rendono fisicamente impossibile la totale esplorazione del
territorio per l’opposizione dei proprietari. Altra strana curiosità la
presenza di fori circolari, lisci e profondi circa 30 centimetri,
presenti su alcune pietre, che richiamano quelli rinvenuti sulle pietre
delle cave di Aswan, in Egitto. Anche in questo caso un mistero di come,
quando e da chi, siano stati realizzati.
Piramidi di Sebastopoli
Nel 2002, il settimanale Panorama pubblicò un interessante articolo
sul ritrovamento di un gruppo si costruzioni molto simili a quelle
presenti sulla piana di Giza, nei pressi di Sebastopoli, città
fortificata della Crimea, nell’Ucraina, terra di grandi avvenimenti e
cruente battaglie, conquistata dopo un lungo assedio dalle truppe anglo
francesi nel 1855 e dai tedeschi nel 1942, tornò dominio dei sovietici
nel 1944 divenendo il più grande e importante porto militare del Mar
Nero.
Oggi “Sevastopol”, così la chiamano i russi, sicuro riparo dei
sommergibili atomici della flotta Ucraina, torna alla ribalta dopo un
lungo silenzio, ma non per motivi militari, bensì in seguito alla
fortuita scoperta di ben 37 piramidi completamente interrate. Uno strano
gioco del destino rivela il segreto nel corso di ricerche idriche
dirette dal capitano di vascello a riposo Vitalij Anatoljevic Gokh,
esperto di scienze tecniche e rilevazioni sotterranee, inventore di un
dispositivo utile nell’individuazione di sorgenti d’acqua, ex insegnante
alla scuola d’ingegneria, con il compito di preparare gli ufficiali dei
sommergibili nucleari.
I ricercatori impegnati nello scavo si sono imbattuti in una estesa
superficie levigata di pietra calcarea. Leggendo la notizia in cronaca
apprendiamo che i tecnici sono riusciti a penetrare all’interno, dove
sembra siano state viste strutture a cupola, strane lastre triangolari.
Sono state prese le misure della costruzione ed è stato verificato che
“nelle giunture fra i blocchi di pietra vi sono tracce di malta”.
La scoperta ha distratto i ricercatori da quello che era l’obbiettivo
primario e l’entusiasmo ha spinto l’équipe a ispezionare i dintorni; un
tratto di cinquanta chilometri fra Foros e Khersones, appurando in tal
modo l’esistenza di altre sei piramidi interrate, allineate lungo la
costa del Mar Nero, le quali, con la prima, formano un rombo quasi
regolare e risultano tutte allineate come quelle egiziane e colombiane.
Ma a differenza di queste sono di tre lati e non di quattro, più modeste
nell’altezza che varia da 35 a 45 metri, con una base di 72 metri di
lato.
Ma qual è il significato di questi monumenti? E della loro
collocazione che sembrerebbe tutt’altro che casuale? A quando
risalirebbero? Per il momento si possono fare solo delle ipotesi,
sebbene verosimili. Le piramidi, originariamente, furono elevate sopra
la superficie terrestre e sarebbero finite sotto accumuli di terreno in
seguito a processi naturali. Secondo Gokh,i monumenti sarebbero da
attribuire a una civiltà contemporanea a quella egizia, che abitava nel
Mediterraneo orientale.
Piramidi di Lugansk
La Pravda,
nel 2006, riportò la notizia riguardo il ritrovamento di gigantesche
piramidi nella zona di Lugansk, in Ucraina. Sarebbero affiorate, per
così dire, dal terreno dal momento che furono scoperte solo le parti
superiori delle costruzioni, per il resto completamente interrate. Le
pietre a fondamento della struttura, paiono assomigliare alle ziggurat
Maya ed Azteche del Sud America. L’ antica struttura piramidale che
anticipa le piramidi egiziane di almeno 300 anni. Il complesso, che ha
riguardato un chilometro quadrato di scavi si trova a 60 metri sopra il
livello del mare, le fondazioni in pietra sono differenti da quelle
egizie e ricordano piuttosto la piramide greca di Hellinikon, quelle
degli ziggurat o delle piramidi precolombiane. Secondo gli scienziati
sarebbero stati necessari ben dieci anni per rivederle nella loro
totalità. Da quell’annuncio non abbiamo più notizie in merito.
Piramidi in Grecia
Seppur mai messo in evidenza, anche il territorio greco conta ben 16
piramidi, di cui la più conosciuta e importante è quella di Hellinikon, nell’Argolide, in prossimità delle sorgenti del Kephalari.
Appare come una torre di 7 e 9 metri, con una pendenza di 60° e 3,5
metri di altezza, costituita da grandi blocchi trapezoidali di pietra
grigia, di controversa datazione.
Piramide di Arzon
Stesso metodo per la costruzione della piramide di Arzon, sul Petit
Mont che si affaccia sul golfo del Morbihan in Bretagna; alta oltre 7
metri, costituita da 10.000 metri cubi di pietre posate a secco, come
quelle delle Canarie; una struttura a gradoni di forma irregolare fatta
risalire al periodo neolitico.
Piramidi in Bosnia
E’ l’ottobre del 2005 quando una strabiliante notizia appare sul
quotidiano bosniaco Dnevni Avaz: è stata scoperta la prima piramide
europea! Incredibile, ma dove? Proprio in Bosnia nella valle di Visoko,
piccola cittadina di 17.000 abitanti posta una trentina di chilometri a
nord di Sarajevo. E non si tratta neanche di una piccola e insignificante piramide, anzi…
Alta 220 metri e con i lati della base di oltre 360 metri, è
costruita in blocchi di arenaria che indicherebbero la presenza di una
civiltà avanzata in una regione che non è certo famosa per le sue
bellezze archeologiche. La piramide sarebbe passata inosservata fino ad
ora perché ricoperta da terra e vegetazione che con il tempo l’ha
nascosta facendola sembrare una semplice collina dalla forma curiosa, la
Visocina Hill.
Le piramidi sarebbero addirittura tre, poste ai vertici di un
triangolo equilatero. Le due nuove costruzioni vengono immediatamente
battezzate “Piramide della Luna” e “Piramide del Dragone”, mentre si
diffondono voci dell’esistenza di altre piramidi non ancora scoperte.
Secondo il politico bosniaco Sulejman Tihic esisterebbero addirittura
nove piramidi e Osmanagic dichiara che probabilmente ve ne sono altre in
Croazia.
La notizia più sconcertante che mette in discussione la datazione
della storia dell’inizio delle civiltà, è data dal fatto che durante gli
scavi sono stati ritrovati all’interno della piramide delle conchiglie
fossili, la loro presenza sono la prova archeologica di come l’intera
struttura fosse un tempo, sommersa dall’acqua. Tale circostanza si può
essere creata, secondo gli esperti, solo circa 12.000 anni fa, a causa
dello scioglimento dei ghiacci, che provocò un’enorme ondata
distruttrice, sono dunque le piramidi più vecchie del mondo oltre le più
grandi, oppure anche le altre andrebbero ridatate?
Ma ad infittire ancora il mistero esistono pesanti indizi che
sembrano collegare direttamente gli antichi abitanti della zona a quelli
che per primi popolarono il centro-america. Sempre in Bosnia infatti,
vicino alla località di Banja Luka, sono state trovate delle sfere
artificiali di granito levigato di varie dimensioni, che ricordano molto
da vicino quelle scoperte in Costa Rica e di cui non si conosce
esattamente ne l’origine ne lo scopo per cui vennero realizzate. E’
allora possibile che una civiltà perduta e altamente progredita si sia
potuta espandere dall’Europa alle Americhe migliaia di anni prima di
Colombo?
La misteriosa piramide austriaca di Waldviertel
La Piramide di Waldviertel è una piramide situata a Groß Gerungs, un
comune di 4.745 abitanti della Bassa Austria, uno dei più importanti
stati federali dell’Austria. La struttura è nascosta nel profondo della
foresta tra Zwettl e Gross-Gerungs. Rimane l’unica struttura conosciuta
del suo genere in Europa centrale.L’età è sconosciuta, ma sopratutto non
è noto lo scopo della piramide. Composta da quattro strati sovrapposti e
circolari, ha il diametro alla base di14 metrie l’altezza è di7 metri.
Dal 2001 è diventata monumento nazionale.
Piramidi in Cina
La storia delle piramidi cinesi inizia nel 1947, quando il colonnello
Maurice Sheehan fotografò da un aereo, un DC3 in volo sopra la Cina,
ciò che sembrava essere una piramide. La sua descrizione fu pubblicata
sul “New York Times” nel marzo dello stesso anno.
Se ci atteniamo alla sua testimonianza, questa piramide aveva
un’altezza di circa 300 metri mentre i suoi lati misuravano 450 metri.
La stessa fotografia venne pubblicata negli Stati Uniti. La reazione
delle autqntà cinesi non tardòad arrivare: un comunicato stampa
pubblicato dall’agenzia stampa Associated Press dichiarò che la presunta
esistenza della piramide non era in alcun modo suffragata da prove.
Tale dichiarazione ufficiale screditò le affermazioni di Sheehan e la
maggior parte dei ricercatori ritenne che il colonnello avesse esagerato
nell’interpretazione delle fotografie che aveva scattato in volo. [Approfondimento].
La Grande Piramide Bianca, tomba dell’imperatore Gaozong
Il ricercatore russo Maxim Yakovenko ha identificato la leggendaria
“Piramide Bianca” in Cina nel Monte Liangshan, come la tomba dell’
imperatore Gaozong. In tal modo decenni di speculazione e misteri hanno
finalmente ricevuto una risposta. La storia di Piramide Bianca cinese è
nata nel 1940, quando le relazioni dei testimoni oculari, in particolare
dal pilota americano James Gaussman, parlavano della presenza di un
enorme “piramide bianca” nei pressi della città cinese di Xi’an. [Approfondimento]
La piramide di Gympie, Australia
La piramide è nella zona di Gympie nel Queensland,
Australia.La struttura è stata oggetto di studi alcuni ipotizzano che
sianostate costruite da una sconosciuta civiltà o da civiltà
antichissime: egiziani, sud americani, cinesi. Rex Gilroy, che scoprì le Piramidi nel 1975 e ha sostenuto che “Gympie”
sia un sito creato da egiziani per operazioni minerarie con basi di
funzionamento allo scopo di raggiungere le Blue Mountains nel New South
Wales. Nel suo articolo sul tema, Anthony G. Wheeler scrive: “Sembra che
sia una collina a terrazze”.
Piramidi nel casertano
Infine approdiamo in Italia, ma qui le “piramidi”, non si presentano
tutte come “mucchi di pietre disposte a secco”. In Campania, nella zona
compresa tra le province di Caserta e di Benevento, si elevano tre
grandi piramidi che per le loro dimensioni assomigliano a delle vere e
proprie colline. Si trovano sparse per il territorio casertano. Una si
eleva vicino aSant’Agata dei Goti,
un’altra vicino a Moiano e un’altra ancora vicino a Caiazzo.
Appartengono da millenni alla tradizione più nascosta della zona e sono
oggetto di interesse ancora oggi da parte di alcune comunità esoteriche
locali.
Si è cominciato a parlare di loro dopo la scoperta delle piramidi di
Visoko, avvenuta in Bosnia. La ripercussione culturale della scoperta le
ha riportate alla luce della storia contemporanea, sia pure con molte
controversie e vari segreti da parte degli abitanti della zona. La prima
ad essere stata scoperta “ufficialmente” è stata quella di Sant’Agata
dei Goti, conosciuta come “collina Ariella”. Venne rilevata casualmente
nel settembre del 2008 da Leonardo B. Romano che accorgendosi della similitudine con quelle bosniache ne diede notizia ai media italiani.
Si ignora quale civiltà antica possa essere stata tra i costruttori
di queste piramidi. La zona è stata abitata in più epoche storiche da
varie popolazioni. Ma nessuna di queste, per quanto si conosce, ha mai
manifestato caratteristiche costruttive di questo genere. Possiamo
ricordare gli Osci, gli Ausoni e i Sanniti, di ceppo indoeuropeo, e
quindi gli Etruschi che abitarono la Campania dal secondo millennio a.C.
Poi i Greci che giunsero e colonizzarono successivamente queste zone
nel sesto secolo, dove fondarono Cuma, il primo nucleo cittadino
dell’attuale Napoli.
Dopo le tre guerre sannitiche, 343-290 a.C., queste terre furono
quindi occupate dai Romani, che vi fondarono parecchie colonie come
l’attuale Pozzuoli. Sul finire del V secolo d.C. giunsero infine i
Longobardi. Si ritiene che nessuna di queste culture abbia potuto
costruire piramidi di quelle dimensioni. Probabilmente occorre riferirsi
a una civiltà sconosciuta, ancora più antica e evoluta tecnologicamente
di quelle citate, e andare indietro nel tempo approssimandosi ad una
datazione risalente ad almeno 5-10.000 anni a.C.
Intorno
alla piramide di Sant’Agata dei Goti sono state rinvenute nei campi
circostanti grandi sfere di pietra di varie dimensioni. Esse si
presentano simili a quelle scoperte nei pressi delle piramidi bosniache
di Visoko e a quella di Monte D’Accoddi in Sardegna. Nella misteriosa
atmosfera di questi luoghi alcune di queste sfere di pietra sono state
sottratte da ignoti. Ne rimagono comunque altre a testimoniare la loro
enigmatica presenza, ben protette dalla gente del luogo che le nasconde
in luoghi segreti, forse conoscendo il valore che esse rappresentano.
Vicino a Caiazzo, nei pressi della piramide omonima, ci sono resti di
mura megalitiche oggi fondamenta di un castello, vestigia delle antica
civiltà degli Osci che ha avuto sede proprio in questi luoghi.
Nessun commento:
Posta un commento