LANNES SHOCK! IN ITALIA DISASTRI TELECOMANDATI




di Gianni Lannes




Bentornati nel belpaese delle cavie affette dalla sindrome di Stoccolma. Nel senso comune il terremoto è percepito dagli umani come naturale, ma può essere innescato dall’uomo, particolarmente in una colonia priva di sovranità, tanto per vedere l’effetto che fa. Non è un caso se l'arma ambientale è vietata dal 1978, almeno sulla carta, dalla convenzione Enmod dell'Onu, ratificata dalla legge italiana 962 del 1980, a firma del presidente della Repubblica Sandro Pertini.


«Metodi e Apparati per Alterare regioni dell’atmosfera terrestre, Ionosfera e/o Magnetosfera» è il nome di un brevetto operativo registrato 29 anni fa negli Stati Uniti d’America, a firma di Bernard Easlund. L’arma elettromagnetica include anche la possibilità di causare l’interruzione delle comunicazioni su una larga porzione della Terra, nonché la distruzione di missili o aerei, le modificazioni climatiche, ed infine l’innesco di terremoti marcati da ipocentri superficiali e standardizzati. Le prime ricerche di Eastlund furono sponsorizzate dalla DARPA sotto il nome «Scudo Elettrico Anti-Missile delle pendici del Nord Alaska». Eastlund completò le sue prime invenzioni per la APTI , poi venduta alla super segreta E-System che fu a sua volta ceduta, assieme ai brevetti di Eastlund, alla famigerata corporation bellica Raytheon. In questo modo la “tecnologia” operativa è ora nascosta tra le migliaia di brevetti all’interno di uno dei più grandi portafogli di un appaltatore del ministero della difesa statunitense.











A proposito di Niscemi e dell'uso bellico della Sicilia. Sul sito onlinedell'ambasciata nordamericana a Roma è scritto: «Il MUOS è il programma di comunicazione satellitare a banda stretta di nuova generazione del Dipartimento della Difesa creato per sostenere le operazioni militari USA e NATO in tutto il mondo».


Il 3 marzo 2015 ben 20 eurodeputati (Tanja Fajon (S&D) , Tatjana Ždanoka (Verts/ALE) , Doru-Claudian Frunzulică (S&D) , Tonino Picula (S&D) , Monika Flašíková Beňová (S&D) , Rolandas Paksas (EFDD) , Tibor Szanyi (S&D) , Fernando Maura Barandiarán (ALDE) , Patricija Šulin (PPE) , Ivan Jakovčić (ALDE) , Igor Šoltes (Verts/ALE) , Liisa Jaakonsaari (S&D) , Pavel Poc (S&D) , Angelika Mlinar (ALDE) , Brando Benifei (S&D) , Ivo Vajgl (ALDE) , Fabio Massimo Castaldo (EFDD) , Eleftherios Synadinos (NI) , José Inácio Faria (ALDE) , Nessa Childers (S&D) hanno indirizzato alla Commissione europea l’interrogazione con richiesta di risposta scritta E-003449-15. Nel testo si legge a chiare lettere:


«I cittadini europei sono sempre più preoccupati riguardo al programma HAARP (Progetto di ricerca aurorale attivo ad alta frequenza), che sarebbe un programma di difesa militare gestito congiuntamente dalle Forza aeree e navali statunitensi e dall'Istituto di geofisica dell'università dell'Alaska. La sottocommissione per la sicurezza e il disarmo del Parlamento ha tenuto un'audizione su HAARP e altre «armi non letali» il 5 febbraio 1998 a Bruxelles. Nella relazione del Parlamento del 14 gennaio 1999 su ambiente, sicurezza e politica estera, il programma è stato descritto come un sistema di armi che perturba il clima. Notevoli perplessità sono emerse sulla sua legalità in base al diritto internazionale, al suo grande impatto sull'ambiente e alle sue implicazioni ecologiche ed etiche, aspetti che dovrebbero essere esaminati da un organismo internazionale indipendente prima di procedere a ulteriori ricerche e prove. Dal momento che in teoria HAARP potrebbe essere associato alle politiche dell'UE, segnatamente in materia ambientale, si chiede alla Commissione:
1. HAARP è considerato un'«arma»? Qual è il suo obiettivo, dove è stato installato e cosa è capace di fare?
2. Intende la Commissione prendere misure al riguardo così da rispondere ai timori dei cittadini (impatto sull'ambiente, sul clima, sulla salute, ecc.)?».


http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+WQ+E-2015-003449+0+DOC+XML+V0//IT&language=it






Ecco la risposta datata 10 luglio 2015 della vicepresidente Mogherini a nome della Commissione:
«La Commissione è a conoscenza sia dell'audizione sul programma HAARP tenutasi nel 1998 presso la sottocommissione per la sicurezza e il disarmo del Parlamento che della relazione del Parlamento del 14 gennaio 1999. La questione specifica di HAARP non è stata oggetto di ulteriori discussioni presso gli organi competenti dell'UE e la Commissione non è a conoscenza di recenti iniziative volte a iscriverla all'ordine del giorno».


http://www.europarl.europa.eu/sides/getAllAnswers.do?reference=E-2015-003449&language=IT






Il 29 aprile 2004 l’eurodeputato Paul Lannoye ha presentato l’interrogazione scritta E-1446/04:


«Nella sua risoluzione del 28 gennaio 1999 sull'ambiente, la sicurezza e la politica estera (A4-0005/1999)(1) il Parlamento, considerando che il sistema HAARP era volto alla manipolazione dell'ambiente a fini militari (considerando R), chiedeva che tale sistema fosse da considerarsi una questione mondiale (paragrafo 24) e richiedesse una valutazione da parte dell'ufficio STOA relativamente tanto al suo impatto ambientale (sia a livello locale sia mondiale), quanto al suo impatto sulla salute pubblica in generale. Peraltro, il paragrafo 26 invitava la Commissione europea a valutare se vi fossero conseguenze per l'ambiente e per la salute pubblica del programma HAARP per quanto concerne l'Europa artica e a riferirgli i risultati delle sue ricerche. A cinque anni di distanza, non ho ancora avuto modo di sapere se sia stata stilata o meno tale relazione. La Commissione potrebbe comunicarmi le iniziative che ha intrapreso al riguardo?».


http://www.europarl.europa.eu/portal/it/search?q=haarp



A tutt’oggi, dopo 12 anni e 4 mesi la Commissione Ue non ha ancora risposto. Le attività militari sono responsabili di un enorme degrado ambientale. Esse hanno vastissime ripercussioni negative sull'ambiente, sia in tempo di pace che quando incombe la guerra, ripercussioni che possono essere sia intenzionali sia indesiderate. Il settore militare sviluppa armi sempre più potenti che provocano enormi e devastanti danni agli ecosistemi, mitendo vittime umane.Una guerra moderna comporta un degrado ambientale più grave di qualsiasi altra attività nociva all'ambiente. Sistematicamente dal 1996 è in atto su vasta scala, una guerra non convenzionale che usa l’ambiente come arma insospettabile.


HAARP può essere usato o per intenzionali cambiamenti climatici, vale a dire come arma militare, o per provocare accidentali, devastanti effetti come conseguenza della stimolazione della ionosfera operata tramite una determinata quantità di energia sparata su piccole regioni dello spazio. Con HAARP è, infatti, possibile: interrompere tutte le comunicazioni nel mondo, ma mantenere attivi i mezzi di comunicazione di coloro che controllano HAARP; istituire un ELF (Extremely Low Frequency communications), gruppo di comunicazioni su un canale a bassissima frequenza per le lunghe distanze e per le applicazioni sotto acqua; attivare a distanza un gran numero di esplosioni elettromagnetiche, non-nucleari, indirizzate verso un obiettivo; modificare anche su zone lontane le condizioni climatiche e gli agenti atmosferici in modo tale da facilitare le operazioni militari; gestire aerei a distanza, governati e potenziati dai trasmettitori HAARP; identificare oggetti che si muovono nell’aria e determinare quali sono armati e quali sono innocui o benigni; controllare i radar sotterranei per identificare strutture sotterranee e la loro resistenza alle armi utilizzando l’esame tomografico che penetra la crosta terrestre. Da un qualunque punto del pianeta è possibile, se le antenne sono propriamente sintonizzate e indirizzate, far rimbalzare onde sull’atmosfera e dirigerle a distanza verso un altro punto della Terra provocando un sisma. HAARP inoltre, può essere usato per influenzare il pensiero ed il comportamento di notevoli settori di una popolazione target attraverso l’appropriata sintonizzazione della frequenza delle trasmissioni e l’emissione di un certo tipo di impulso. La congettura di “emissioni non letali” si basa su un conflitto a bassa letalità: disarmare e rendere innocuo l’esercito del nemico o sottomettere l’intera popolazione. L’energia necessaria per intaccare il cervello direttamente è inferiore a 1/50esimo di quella sprigionata dal campo magnetico della Terra. Lo spettro di un nuovo campo di battaglia mentale e di armi “telepatiche” è basato su esprimenti e documenti militari che attestano gli effetti di tali congegni sul sistema vivente, dal surriscaldamento terrestre al danneggiamento al tessuto animale agli effetti dirompenti sul sistema nervoso.
Haarp è un progetto di ricerca in cui, con potenti onde radio, si riscaldano parti della ionosfera creandovi degli enormi buchi. Il sistema Haarp può provocare mutamenti meteorologici e può anche influenzare tutto l’ecosistema. Può essere impiegato numerosi altri scopi bellici.


La sottocommissione di “Sicurezza e disarmo” del Parlamento Europeo, convocata a Bruxelles il 5 febbraio 1998, tenne un’audizione in cui si parlò sul sistema Haarp e sulle armi non letali. Benché invitati, i rappresentanti della Nato e degli Usa preferirono non partecipare. La commissione deplorò che gli Americani non avevano inviato nessuno all’audizione e che non avevano approfittato dell’occasione per commentare il materiale presentato.
Haarp è condotto congiuntamente dall’aeronautica militare e dalla marina militare americane e dall’Istituto di geofisica dell’Università dell’Alaska di Fairbanks. Progetti analoghi vengono realizzati in Norvegia,in Antartide, ma anche in Russia.


Haarp è un progetto in cui con potenti onde radio (attraverso impianti basati a terra e una serie di antenne, ciascuna alimentata da un proprio trasmettitore), si riscaldano parti della ionosfera. Nella ionosfera si trovano, infatti, enormi campi magnetici protettivi denominati fasce di Van Allen, i quali intercettano particelle cariche (protoni, elettroni e particelle alfa). L’energia così generata riscalda talune parti della ionosfera provocando buchi e lenti artificiali.
Haarp può essere impiegato per molti scopi. Manipolando le proprietà elettriche dell’atmosfera si è in grado di porre sotto controllo forze immani. Facendovi ricorso quale arma militare, le conseguenze potrebbero essere devastanti per il nemico. Attraverso Haarp è possibile convogliare in una zona prestabilita energia milioni di volte più intensa di quella che sarebbe possibile inviare con qualsiasi altro trasmettitore tradizionale. L’energia può anche essere indirizzata verso un obiettivo mobile, per cui si potrebbe applicare anche contro i missili del nemico.


Haarp consente anche di migliorare le comunicazioni con i sommergibili e di manipolare la situazione meteorologica globale. Ma è possibile anche il contrario, ossia disturbare le comunicazioni. Manipolando la ionosfera è possibile ostacolare le comunicazioni globali facendo però arrivare a destinazione le proprie.


Un’altra applicazione del sistema è quella di scandagliare a raggi X la terra per vari chilometri di profondità (con una apposita tomografia a effetto penetrante) per esplorare campi di petrolio e di gas, ma anche attrezzature militari sotterranee. Radar in grado di vedere oltre l’orizzonte e di definire gli oggetti a grande distanza sono un’altra delle applicazioni del sistema Haarp. Ciò consente di individuare gli oggetti in arrivo da dietro la curvatura del pianeta.
A partire dagli anni 1950 gli Stati Uniti hanno effettuato esplosioni di materiale nucleare nelle fasce di Van Allen per sondare gli effetti delle esplosioni atomiche a un’altezza così elevata sulle trasmissioni radio e le operazioni radar in virtù dell’intenso impulso elettromagnetico scatenato dalle deflagrazioni. Esse crearono nuove fasce di radiazione magnetica comprendenti quasi tutta la terra. Gli elettroni correvano lungo linee di campo magnetiche creando un’aurora boreale artificiale sopra il Polo Nord.


A tal proposito si ricorda che nel 1958 la US Navy fece esplodere tre bombe dotate di materiale nucleare fissile a un’altezza di 480 chilometri sopra l’Atlantico meridionale. Il test fu ideato dal ministero della difesa degli Stati Uniti e dalla Commissione per l’energia atomica con il nome in codice “Progetto Argus”. Il campo magnetico terrestre può essere distrutto in vaste aree impedendo le comunicazioni via radio. Secondo scienziati americani ci vorranno probabilmente molte centinaia di anni prima che la fascia di Van Allen si stabilizzi nella sua posizione normale. Il sistema Haarp può provocare mutamenti delle costanti meteorologiche. Esso può anche influenzare tutto l’ecosistema, soprattutto nella sensibile area antartica.


Un’altra seria conseguenza di Haarp sono i buchi ionosferici causati dalle potenti onde radio inviate. La ionosfera ci protegge dalle radiazioni provenienti dal cosmo. Speriamo che i buchi giungano a riempirsi nuovamente, ma le esperienze compiute con i mutamenti dello strato di ozono puntano in direzione contraria. Ciò significa che esistono buchi non indifferenti nella fascia protettiva della ionosfera.


A causa delle sue notevoli ripercussioni sull’ambiente, Haarp è una questione che riguarda tutto il mondo e bisogna anche chiedersi se i vantaggi di sistemi del genere controbilancino effettivamente i rischi. Le conseguenze ecologiche ed etiche vanno analizzate approfonditamente prima di qualsiasi altra ricerca e sperimentazione. Haarp è un progetto quasi totalmente sconosciuto all’opinione pubblica, ed è importante aumentare la consapevolezza di quest’ultima in proposito.


In sostanza, è un ecoterrorismo di Stati e multinaizonali attraverso il quale si può alterare il clima, provocare terremoti ed eruzioni di vulcani, anche da lontano, utilizzando l’uso di onde elettromagnetiche. I primi esperimenti che hanno interessato la ionosfera sono datati 1958 con il “Progetto Argus” e 1962 con il “Progetto Starfish” per poi arrivare, anno dopo anno, al 1993 che ha ufficializzato il “Programma Haarp”, gestito congiuntamente dall’US Air Force e dall’US Navy ossia dalla Marina Militare e dalle Forze Armate degli Stati Uniti d’America.
La relazione del parlamento europeo datata 14 gennaio 1999 è un’accusa ben precisa contro l’amministrazione degli Stati Uniti d’America che non aveva inviato un rappresentante per dimostrare, nel corso delle riunioni della competente Commissione Europea, che non vi erano rischi per l’ambiente e per la salute pubblica collegati al programma di ricerca americano.




riferimenti:


http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=REPORT&reference=A4-1999-0005&language=IT


https://unoda-web.s3-accelerate.amazonaws.com/wp-content/uploads/assets/HomePage/ODAPublications/DisarmamentStudySeries/PDF/SS-25.pdf


http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=REPORT&reference=A4-1999-0005&language=IT


http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//NONSGML+REPORT+A4-1999-0005+0+DOC+PDF+V0//IT


http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+WQ+E-2004-1446+0+DOC+XML+V0//IT


http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?type=WQ&reference=E-2015-003449&format=XML&language=IT


http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/07/il-dominio-militare-del-clima-terremoti.html
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=haarp

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=muos

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/08/terremoto-unarma-ambientale-vietata.html

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=962




http://www.lastampa.it/2009/11/02/esteri/pechino-la-prima-neve-artificiale-xTBFG8ye1ZxlEL7ZXJ4enI/pagina.html


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/04_Aprile/18/tibet_neve_artificiale.shtml
http://www.ilgiornale.it/news/tibet-mistero-nevicata-artificiale.html


http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/CINA-MAXI-NEVICATA-ARTIFICIALE-IMBIANCA-PECHINO/news-dettaglio/3731231


Gianni Lannes, IL GRANDE FRATELLO. STRATEGIE DEL DOMINIO, Modena, 2012.

Gianni Lannes, TERRA MUTA, LPE, Cosenza, 2013.

Gianni Lannes, ITALIA USA E GETTA, Arianna editrice, Bologna, 2014.

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2016/08/disastri-telecomandati.html

Nessun commento:

Post più popolari

AddToAny