"Quando guardiamo una persona, in realtà non vediamo quella persona: pensiamo soltanto di vederla. Riceviamo un'impressione e ci atteniamo a quell'impressione, continuando a guardare quella persona attraverso il filtro di quell'impressione. E questo lo facciamo quasi con tutto e tutti."
(A. De Mello)
Chi non conosce i vampiri e il Conte Vlad (Dracula), il più famoso di tutti?
I vampiri sono divenuti figure predominanti del genere horror in seguito all'influenza delle superstizioni presenti nell'Europa dell'Est (anche se la credenza dei vampiri potrebbe risalire alla preistoria) e sono sfruttatissimo oggetto della letteratura dai tempi di Bram Stoker (1897).
Questi esseri né morti né vivi (“non morti”) sopravvivono nutrendosi dell'energia vitale di altre creature, generalmente sotto forma di sangue - e non a caso: l'antica Medicina Tradizionale Cinese considera il sangue - XUE - “energia vitale” in quanto intrinsecamente connesso al QI (energia vitale per eccellenza).
Coloro che ricevono il morso del vampiro o si trasformano a loro volta in vampiri o ne divengono “schiavi”.
Ultimamente, in seguito al trionfo di film e libri sui vampiri questo tema è tornato d'attualità, con l'introduzione del termine “vampiri energetici”.
Ma che cosa sono? E quanti tipi ce ne sono? ...
Ma partiamo da dati di fatto.
E' scientificamente noto che siamo fatti di energia: per la fisica quantistica la materia in quanto tale non esiste, e gli atomi e le particelle subatomiche di cui i nostri organi e tessuti sono fatti sono energia concentrata (“coagulata” o “collassata”). E' altrettanto noto che il cervello (come il cuore) ha un'attività elettrica - e quindi un campo magnetico - misurabile. La stretta connessione tra "campo elettrico" e "campo magnetico" è definito dalle quattro equazioni di Maxwell e alla forza di Lorentz, che insieme definiscono formalmente il campo elettromagnetico e ne caratterizzano l'interazione.
In parole povere:
SIAMO UN CAMPO ELETTROMAGNETICO CHE INTERAGISCE - SECONDO LEGGI FISICHE - CON ALTRI CAMPI ELETTROMAGNETICI
Il cuore invia impulsi elettromagnetici al cervello tramite una connessione neuronale (ed energetica) così è facile intuire che le emozioni esercitano un enorme potere sul corpo umano ed influenzano le nostre convinzioni, i nostri pensieri e le nostre azioni.
L'influenza è positiva se proviene da emozioni positive (gioia, amore, pace, eccetera) e amplifica il campo elettromagnetico; ma l'effetto è il contrario per quelle negative (odio, rancore, eccetera), che ne riducono dimensioni e potenza.
Adesso torniamo a definire i "vampiri energetici" di I, II e III tipo.
Essi sono individui che hanno un campo elettromagnetico piccolo, carente e manchevole.
Questa manchevolezza ha radici nella personalità che hanno sviluppato, nel tipo di programmazione sociale e familiare che hanno ricevuto, che crea imponenti "vuoti interiori".
Così, per sentirsi potenti e riempire i loro vuoti, hanno la necessità di nutrirsi della forza vitale degli altri. Di solito le "vittime" vengono scelte per la loro semplicità o per la loro "magnanimità": sono individui dall'animo buono, predisposti al sacrificio e/o all’accudimento dell'altro. Spesso hanno un "profilo di dipendenza" o sono a loro volta portatori di un vuoto interiore che cercano di colmare mediante il consenso e l'affetto che ricevono dall'esterno.
Ma non sempre è così: spesso il vampiro ricerca personalità forti e positive, con un maggior bagaglio di energie da intaccare.
Il vampiro per esercitare la sua azione non può fare tutto da solo ne può imporre alla sua vittima di essere vampirizzata, no? Piuttosto ha bisogno della sua partecipazione attiva e volontaria e la sua sottomissione psicologica tramite la manipolazione mentale. Ma è possibile per la vittima di turno essere così disponibile, arrendevole e accondiscendente?
Si.
Bastano pochi gesti di "finta empatia" per nutrire nella vittima una bramosia di approvazione e/o accettazione e alimentare la falsa speranza in poter avere un "rapporto tra eguali", che non potrà però mai avere luogo.
- alla ricerca di qualcosa che riempia quel vuoto - si sottomette per essere accettata e amata, si sottomette per paura della solitudine o per paura di essere abbandonata e perdere una persona importate della nostra vita. Questa paura, sintomo di un amore malsano, vale tanto per i vampiri quanto per gli altri.
Infatti la mancanza di autostima e di amore sano per se stessi genera un pericoloso meccanismo di accettazione passiva delle dinamiche imposte dal vampiro, che manipola l'altro facendo leva sul bisogno di accettazione.
La vittima preferisce subire piuttosto che sopportare l’idea di essere lasciata (paura del rifiuto, della solitudine, di non essere amati) e pensa di essere incapace di sopportare la perdita.
Molto spesso il desiderio di totale ‘fusione’ con l’altro spinge la vittima a fare ed accettare qualsiasi cosa pur di proteggere la vicinanza con un’altra persona, anche se significa annullarsi come individuo. Il vampiro pertanto può esercitare liberamente il suo gioco in quanto la vittima
idealizza il suo carnefice ed è proprio quest’idea che l'allontana dalla realtà e le fa ignorare le prove schiaccianti di un evidente meccanismo vittima-carnefice.
Alimenta la falsa speranza che il mostro non sia un mostro, ma solo una persona che va aiutata e accettata così com’è. Anzi, la vittima è convinta che il suo amore potrà cambiare l'altro...
... Suona tipico delle storie alla base di molti femminicidi o di atti di violenze sulle donne, vero?
Molte vittime, a proposito del loro legame con tali personaggi, ne parlano come una sorta di ‘incantesimo’ da cui non riescono a liberarsi... Ma non esiste nessun incantesimo: le vittime scelgono di accettare determinate condizioni alla luce delle dinamiche e delle paure sopra elencate. Scelgono di dare all'altro il potere di avere un potere su di loro.
Il potere di farle felici, il potere di dare un significato alla loro vita, il potere della speranza, eccetera.
Perché esistono vampiri energetici di tre tipi? Perché non tutti i vampiri sono consapevoli di ciò che fanno...
VAMPIRO DI I TIPO: è una persona con vuoti interiori che non ha consapevolezza di averli, ovvero non ha consapevolezza di manipolare mentalmente gli altri per succhiare loro l'energia per colmare i vuoti. E' quindi privo di colpa, perché non conosce alternative.
VAMPIRO DI II TIPO: a differenza del primo tipo, conosce i suoi vuoti e vampirizza le sue vittime con consapevolezza. Probabilmente potrebbe riempire i vuoti in altra maniera, ma si crogiola nel piacere della manipolazione dell'altro.
VAMPIRO DI III TIPO: come il secondo tipo, è consapevole dei suoi vuoti, è consapevole che può vampirizzare le sue vittime MA si "riempie" in modo diverso, ovvero impara a riempire i suoi vuoti per liberarsi dal giogo della dipendenza dell'energia dell'altro. Potremmo definirlo un "vampiro pentito"; egli si rivela un formidabile scanner di vampiri; riconosce le loro tecniche e sa come combatterle efficacemente; insegna ad altri come proteggersi.
Il mondo è probabilmente pieno di individui così. Ma ci sono molti modi per proteggersi dalla loro azione.
Fondamentale risulta accettare il fatto che siamo prigionieri di qualcuno, anzi, ci siamo resi auto-prigionieri di una illusione. Questo è il punto di partenza per il lavoro sull'autostima, recuperando amore e rispetto per se e recuperare la propria dignità e valore personale. Ricordate: l'amore vero non è dipendenza, e se avete paura di perdere qualcuno quello non è amore. Se non ci riuscite da soli, può essere prezioso farsi aiutare da amici più forti o da un gruppo.
Solo quando decidiamo di amarci veramente possediamo gli strumenti per andare oltre la paura della perdita, spezzando le dipendenze della nostra vita e colmando i vuoti che ognuno ha. Buona vita ;)
"La consapevolezza è il distacco
da situazioni e persone che ci rubano
troppa energia." (A. De Mello)
Fonte: igenistamentale.blogspot.it
Chi non conosce i vampiri e il Conte Vlad (Dracula), il più famoso di tutti?
I vampiri sono divenuti figure predominanti del genere horror in seguito all'influenza delle superstizioni presenti nell'Europa dell'Est (anche se la credenza dei vampiri potrebbe risalire alla preistoria) e sono sfruttatissimo oggetto della letteratura dai tempi di Bram Stoker (1897).
Questi esseri né morti né vivi (“non morti”) sopravvivono nutrendosi dell'energia vitale di altre creature, generalmente sotto forma di sangue - e non a caso: l'antica Medicina Tradizionale Cinese considera il sangue - XUE - “energia vitale” in quanto intrinsecamente connesso al QI (energia vitale per eccellenza).
Coloro che ricevono il morso del vampiro o si trasformano a loro volta in vampiri o ne divengono “schiavi”.
Ultimamente, in seguito al trionfo di film e libri sui vampiri questo tema è tornato d'attualità, con l'introduzione del termine “vampiri energetici”.
Ma che cosa sono? E quanti tipi ce ne sono? ...
Ma partiamo da dati di fatto.
E' scientificamente noto che siamo fatti di energia: per la fisica quantistica la materia in quanto tale non esiste, e gli atomi e le particelle subatomiche di cui i nostri organi e tessuti sono fatti sono energia concentrata (“coagulata” o “collassata”). E' altrettanto noto che il cervello (come il cuore) ha un'attività elettrica - e quindi un campo magnetico - misurabile. La stretta connessione tra "campo elettrico" e "campo magnetico" è definito dalle quattro equazioni di Maxwell e alla forza di Lorentz, che insieme definiscono formalmente il campo elettromagnetico e ne caratterizzano l'interazione.
In parole povere:
SIAMO UN CAMPO ELETTROMAGNETICO CHE INTERAGISCE - SECONDO LEGGI FISICHE - CON ALTRI CAMPI ELETTROMAGNETICI
Il cuore invia impulsi elettromagnetici al cervello tramite una connessione neuronale (ed energetica) così è facile intuire che le emozioni esercitano un enorme potere sul corpo umano ed influenzano le nostre convinzioni, i nostri pensieri e le nostre azioni.
L'influenza è positiva se proviene da emozioni positive (gioia, amore, pace, eccetera) e amplifica il campo elettromagnetico; ma l'effetto è il contrario per quelle negative (odio, rancore, eccetera), che ne riducono dimensioni e potenza.
Adesso torniamo a definire i "vampiri energetici" di I, II e III tipo.
Essi sono individui che hanno un campo elettromagnetico piccolo, carente e manchevole.
Questa manchevolezza ha radici nella personalità che hanno sviluppato, nel tipo di programmazione sociale e familiare che hanno ricevuto, che crea imponenti "vuoti interiori".
Così, per sentirsi potenti e riempire i loro vuoti, hanno la necessità di nutrirsi della forza vitale degli altri. Di solito le "vittime" vengono scelte per la loro semplicità o per la loro "magnanimità": sono individui dall'animo buono, predisposti al sacrificio e/o all’accudimento dell'altro. Spesso hanno un "profilo di dipendenza" o sono a loro volta portatori di un vuoto interiore che cercano di colmare mediante il consenso e l'affetto che ricevono dall'esterno.
Ma non sempre è così: spesso il vampiro ricerca personalità forti e positive, con un maggior bagaglio di energie da intaccare.
Il vampiro per esercitare la sua azione non può fare tutto da solo ne può imporre alla sua vittima di essere vampirizzata, no? Piuttosto ha bisogno della sua partecipazione attiva e volontaria e la sua sottomissione psicologica tramite la manipolazione mentale. Ma è possibile per la vittima di turno essere così disponibile, arrendevole e accondiscendente?
Si.
Bastano pochi gesti di "finta empatia" per nutrire nella vittima una bramosia di approvazione e/o accettazione e alimentare la falsa speranza in poter avere un "rapporto tra eguali", che non potrà però mai avere luogo.
- alla ricerca di qualcosa che riempia quel vuoto - si sottomette per essere accettata e amata, si sottomette per paura della solitudine o per paura di essere abbandonata e perdere una persona importate della nostra vita. Questa paura, sintomo di un amore malsano, vale tanto per i vampiri quanto per gli altri.
Infatti la mancanza di autostima e di amore sano per se stessi genera un pericoloso meccanismo di accettazione passiva delle dinamiche imposte dal vampiro, che manipola l'altro facendo leva sul bisogno di accettazione.
La vittima preferisce subire piuttosto che sopportare l’idea di essere lasciata (paura del rifiuto, della solitudine, di non essere amati) e pensa di essere incapace di sopportare la perdita.
Molto spesso il desiderio di totale ‘fusione’ con l’altro spinge la vittima a fare ed accettare qualsiasi cosa pur di proteggere la vicinanza con un’altra persona, anche se significa annullarsi come individuo. Il vampiro pertanto può esercitare liberamente il suo gioco in quanto la vittima
idealizza il suo carnefice ed è proprio quest’idea che l'allontana dalla realtà e le fa ignorare le prove schiaccianti di un evidente meccanismo vittima-carnefice.
Alimenta la falsa speranza che il mostro non sia un mostro, ma solo una persona che va aiutata e accettata così com’è. Anzi, la vittima è convinta che il suo amore potrà cambiare l'altro...
... Suona tipico delle storie alla base di molti femminicidi o di atti di violenze sulle donne, vero?
Molte vittime, a proposito del loro legame con tali personaggi, ne parlano come una sorta di ‘incantesimo’ da cui non riescono a liberarsi... Ma non esiste nessun incantesimo: le vittime scelgono di accettare determinate condizioni alla luce delle dinamiche e delle paure sopra elencate. Scelgono di dare all'altro il potere di avere un potere su di loro.
Il potere di farle felici, il potere di dare un significato alla loro vita, il potere della speranza, eccetera.
Perché esistono vampiri energetici di tre tipi? Perché non tutti i vampiri sono consapevoli di ciò che fanno...
VAMPIRO DI I TIPO: è una persona con vuoti interiori che non ha consapevolezza di averli, ovvero non ha consapevolezza di manipolare mentalmente gli altri per succhiare loro l'energia per colmare i vuoti. E' quindi privo di colpa, perché non conosce alternative.
VAMPIRO DI II TIPO: a differenza del primo tipo, conosce i suoi vuoti e vampirizza le sue vittime con consapevolezza. Probabilmente potrebbe riempire i vuoti in altra maniera, ma si crogiola nel piacere della manipolazione dell'altro.
VAMPIRO DI III TIPO: come il secondo tipo, è consapevole dei suoi vuoti, è consapevole che può vampirizzare le sue vittime MA si "riempie" in modo diverso, ovvero impara a riempire i suoi vuoti per liberarsi dal giogo della dipendenza dell'energia dell'altro. Potremmo definirlo un "vampiro pentito"; egli si rivela un formidabile scanner di vampiri; riconosce le loro tecniche e sa come combatterle efficacemente; insegna ad altri come proteggersi.
Il mondo è probabilmente pieno di individui così. Ma ci sono molti modi per proteggersi dalla loro azione.
Fondamentale risulta accettare il fatto che siamo prigionieri di qualcuno, anzi, ci siamo resi auto-prigionieri di una illusione. Questo è il punto di partenza per il lavoro sull'autostima, recuperando amore e rispetto per se e recuperare la propria dignità e valore personale. Ricordate: l'amore vero non è dipendenza, e se avete paura di perdere qualcuno quello non è amore. Se non ci riuscite da soli, può essere prezioso farsi aiutare da amici più forti o da un gruppo.
Solo quando decidiamo di amarci veramente possediamo gli strumenti per andare oltre la paura della perdita, spezzando le dipendenze della nostra vita e colmando i vuoti che ognuno ha. Buona vita ;)
"La consapevolezza è il distacco
da situazioni e persone che ci rubano
troppa energia." (A. De Mello)
Fonte: igenistamentale.blogspot.it
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