Il
sistema planetario della stella Fomalhaut, che si trova nella
costellazione del Pesce Australe a 25 anni luce dal Sole, non smette di
stupire gli astronomi, che adesso sono disorientati dalla strana orbita
del “pianeta-zombie” Fomalhaut b. Per i prossimi vent’anni gli
scienziati si aspettano ancora nuove sorprese.
L’inizio della “saga di Fomalhaut” risale al 2008, quando gli astronomi dell’università californiana di Berkeley elaborarono delle fotografie della gia’ ben nota stella e del disco di polvere e gas che la circonda, ottenute con l’aiuto del telescopio orbitante Hubble. Si giunse alla conclusione che proprio sullo sfondo del disco si muoveva un pianeta, a cui venne dato il nome di Fomalhaut b. E’ il primo pianeta extrasolare a essere scoperto non in maniera indiretta, bensì con l’osservazione diretta. Seguendo le invenzioni dei giornalisti, gli scienziati lo hanno chiamato “pianeta-zombie”, come racconta il responsabile del dipartimento di fisica ed evoluzione delle stelle dell’Istituto di astronomia RAS Dmitrij Vibe.
L’inizio della “saga di Fomalhaut” risale al 2008, quando gli astronomi dell’università californiana di Berkeley elaborarono delle fotografie della gia’ ben nota stella e del disco di polvere e gas che la circonda, ottenute con l’aiuto del telescopio orbitante Hubble. Si giunse alla conclusione che proprio sullo sfondo del disco si muoveva un pianeta, a cui venne dato il nome di Fomalhaut b. E’ il primo pianeta extrasolare a essere scoperto non in maniera indiretta, bensì con l’osservazione diretta. Seguendo le invenzioni dei giornalisti, gli scienziati lo hanno chiamato “pianeta-zombie”, come racconta il responsabile del dipartimento di fisica ed evoluzione delle stelle dell’Istituto di astronomia RAS Dmitrij Vibe.
Il pianeta
Fomalhaut b non venne inizialmente scoperto con assoluta certezza. Dopo
le prime comunicazioni sull’esistenza di questo pianeta, giunsero altre
informazioni, secondo le quali il telescopio aveva semplicemente fissato
una nube di polvere cosmica. Tuttavia, ulteriori osservazioni hanno
dimostrato che il pianeta effettivamente esiste. Coloro che lo hanno
scoperto, hanno inventato quasi per scherzo la metafora per la quale il
pianeta era morto, ma ora è apparso di nuovo e da resuscitato vaga
intorno alla sua stella. Ma è solo una bella metafora e nulla di più .
Sui giornali sono comparse congetture sulla possibilità che il pianeta
sia abitato da alcune forme di vita. Tuttavia, una vita di tipo
terrestre è difficilmente possibile: su questo corpo celeste non vi è
una superficie solida; è piuttosto un gigante gassoso con una massa di
circa due volte quella di Giove. Su Fomalhaut b fa anche freddo e buio:
muovendosi lungo un’orbita assai allungata, il pianeta va molto lontano
dalla sua stella, andando addirittura oltre l’anello di polvere cosmica.
Un giro, vale a dire un anno locale, dura 2 mila anni. Gli ultimi dati,
ottenuti dall’analisi delle nuove immagini, hanno generato una serie di
nuove domande. Ora gli astronomi cercano di capire perché il pianeta
abbia un’orbita così strana, mentre la stella non si trova esattamente
al centro del disco, ma spostata di lato, dice Dmitrij Vibe.
L’orbita fuori dal comune del pianeta Fomalhaut b dimostrerebbe forse
come questo sistema abbia in passato sofferto l’effetto di un qualche
tipo di azione dinamica, che magari subisce ancora adesso. Inoltre, il
disco che circonda la stella Fomalhaut potrebbe anch’esso essere il
risultato di tale azione .
E’ probabile che il pianeta Fomalhaut b sia passato una volta molto
vicino alla sua più grossa “sorella”, che deve ancora essere scoperta, e
che le forze gravitazionali l’abbiano scagliato sull’orbita attuale.
Secondo una versione differente, Fomalhaut b è venuto a contatto con un
pianeta più piccolo, il quale è andato distrutto e come conseguenza si è
prodotto l’enorme anello attorno alla stella. Una parte di scienziati
ritine che il sistema solare di Fomalhaut stia sperimentando ciò che
sperimentò il nostro sistema solare 4 miliardi di anni fa, afferma
l’assistente scientifico superiore dell’Istituto di astronomia Šternberg
dell’MGU, Vladimir Surdin.
La stella Fomalhaut è molto più giovane del Sole, e intorno ad essa non
ha ancora terminato di formarsi un sistema planetario. Là vi sono ancora
dei corpi celesti in fase primordiale da cui nasceranno i pianeti.
Quello più grosso si è già formato e noi riusciamo a individuarlo. Agli
altri piccoli pianeti non resta che formarsi dalla cintura di materia
protoplanetaria, che si è conservata anche nel nostro sistema solare e
che chiamiamo «fascia di Kuiper»: vi si trovano molti asteroidi di
ghiaccio e nuclei di comete. Intorno a Fomalhaut c’è una cintura molto
più grande, da cui si formeranno dei pianeti tra centinaia di milioni di
anni.
Secondo i calcoli degli astronomi, il pianeta-zombie passerà attraverso
il disco di polvere e gas attorno a Fomalhaut nel 2032. Se la sua
traiettoria passerà quasi tangente, gli osservatori potranno ammirare un
gigantesco fuoco d’artificio: il pianeta verrà a lungo a contatto con
la moltitudine di frammenti di ghiaccio e pietra all’interno
dell’anello. Saranno visibili le deflagrazioni, specialmente con la luce
infrarossa. Niente del genere accadeva dal 1994, quando una cometa
cadde su Giove. Gli astronomi attendono il seguito della “saga di
Fomalhaut”, poiché il possibile cataclisma potrebbe favorire la
distruzione della struttura del pianeta e dei componenti della sua
atmosfera.
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