La forma più diffusa di censura nell’immaginario collettivo, probabilmente sono le antiquate regole statunitensi che pongono un ostacolo alla diffusione di immagini satellitari con la massima risoluzione che le compagnie commerciali sono autorizzate a vendere ai loro clienti.
Molti di noi sono ancora convinti che le immagini satellitari del nostro pianeta visibili tramite Google Maps siano da considerarsi affidabili e genuine se non fosse per un piccolo particolare.
In realtà ci sono ancora diverse aree che non sono ancora state mappate da Google e questo intenzionalmente. Il motivo?
La censura di alcune aree della Terra è stata fortemente richiesta da alcuni governi affinché venissero rimosse le immagini di alcuni siti particolarmente delicati per quanto concerne l’aspetto strategico e la questione di riservatezza.
Uno dei colossi dell’information technology che più hanno cambiato le nostre vite è sicuramente Google. L’azienda di Mountain View ha saputo adattarsi nel corso degli anni a ogni cambiamento, anticipando i tempi e offrendo servizi sempre più innovativi. Tra i più riusciti sicuramente figurano quelli di Google Earth e Google Maps, lanciati rispettivamente nel 2004 e nel 2005 e poi integrati insieme alla street-view.
Earth, un software creato nel 2001 e acquistato da Google tre anni più tardi, ci permette di visualizzare praticamente tutto il nostro pianeta attraverso le riprese satellitari. Per i più appassionati si tratta di un’invenzione straordinaria, è indubbio negarlo, anche se purtroppo il servizio non è privo delle inevitabili pecche. Ciò è dovuto alla presenza di aree misteriose che per ragioni mai chiarite ufficialmente o motivate con la sicurezza nazionale non possono essere viste dalla gente comune, e come dargi torto con tanti malintenzionati che circolano liberatamente in rete.
Tra questi luoghi inaccessibili ai comuni mortali, il più celebre è sicuramente l’Area 51, la gigantesca base militare statunitense in Nevada che da decenni alimenta diverse teorie di ufologi e complottisti. Ci sono però altri dieci casi di luoghi meno famosi, ma non meno misteriosi. Ecco quali:
10) Aeroporto militare di Shamsi: situata in Pakistan, la base appartiene al governo locale ma ospitò prima le aviazioni degli Emirati Arabi Uniti e poi degli Stati Uniti. A seguito di un incidente militare nel 2011, quando l’aviazione della Nato, guidata dagli Usa, uccise per errore 25 soldati pakistani, il governo di Islamabad ha revocato la concessione, intimando agli americani di abbandonare immediatamente la base. Una grossa porzione dell’area di Shamsi non è visibile con le immagini satellitari.
9) Severnaya Zemlya: arcipelago di isole disabitate, situato nella zona artica della Russia. Si tratta del punto in assoluto più a nord di tutta l’Asia, anche se questo arcipelago non è mai stato registrato sulle carte geografiche prima del XX secolo. Gran parte delle isole non sono visibili dal satellite, anche se il paesaggio può essere tranquillamente visto all’orizzonte dall’entroterra europeo.
8) Basi militari di Taiwan: il governo di Taipei ha espressamente ordinato a Google di oscurare tutte le basi del paese, compresi gli uffici dell’intelligence.
7) Confine tra Stati Uniti e Messico nel Texas: in questo caso, Google è stata costretta a dissezionare le immagini dal satellite, in modo che il paesaggio appaia spezzettato. Il Rio Grande è rappresentato come una serie di linee ondulate. In questi luoghi avvengono spesso scambi di droghe tra le più pesanti mai prodotte dall’uomo, e di certo gli Usa non vogliono permettere ai narcos di esportare oltre il confine i loro prodotti.
6) Centrale nucleare di Marcoule: situata in un complesso di produzione di energia in Francia, Marcoule era il luogo delle ricerche sulle armi nucleari da parte del governo ma da tempo si occupa esclusivamente dello smaltimento dei rifiuti radioattivi. Il 12 settembre 2011 fu luogo di un incidente che provocò un’esplosione nella quale morì un operaio. Google, in questo caso, è stata costretta a ‘pixellare’ l’area.
5) Aeroporto militare di Volkel: l’Olanda è uno degli stati più attivi nella censura delle immagini dei luoghi sensibili sul proprio territorio. La zona più ‘pixellata’ è però questa base aerea dove per anni sono state condotte ricerche nel campo delle armi nucleari. Nel 2013, l’ex premier Ruud Lubbers rivelò l’esistenza di ben 22 tipi diversi di armi nucleari, per una potenza distruttiva di quattro volte superiore alle bombe atomiche cadute su Hiroshima e Nagasaki.
4) Carcere di Portlaoise: si tratta dell’unico istituto di detenzione di massima sicurezza dell’Irlanda. Un tempo ospitava soprattutto gli indipendentisti dell’Ira, ora invece vi sono detenuti soprattutto ergastolani e i leader criminali più pericolosi. Su tutta l’area del carcere vige l’interdizione al volo e le ultime foto scattate qui risalgono a oltre dieci anni fa.
3) Michael Army Airfield: situata in mezzo al deserto dello Utah, questa base aerea statunitense fu costruita durante la Seconda guerra mondiale per lo studio e lo sviluppo delle armi biologiche. Ora, ufficialmente, si occupa di tecnologie militari, ma resta un mistero il perché a Washington abbiano voluto oscurare una parte della struttura.
2) Il Quadrato Misterioso: situato a El Ejido, in provincia di Almeria, nella regione spagnola dell’Andalusia. Si tratta di un’area di forma quadrata vietata a tutte le mappe, comprese quelle di Yahoo e Bing. Tra le varie ipotesi fatte al riguardo, le più insistenti parlano della presenza di un eliporto o di un silo per la conservazione e il lancio di missili.
1) La Haarp: situata in Alaska, si tratta di una base militare che il governo degli Stati Uniti ha riadattato negli anni ’90 per la ricerca scientifica sull’atmosfera e sulla ionosfera.Molti ritengono che questa istallazione militare serva per generare terremoti artificiali con l'irradiazione di onde elettromagnetiche attraverso la ionosfera.
Fonte di riferimento:ilmattino.it
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