Tuttavia, essa inizia riconoscendo e approvando l’abbondanza fuori di voi. Vedere la pienezza della vita intorno a voi. Sentire il calore del sole sulla pelle, ammirare l’esposizione di fiori magnifici fuori da un fioraio, addentare un frutto succulento o anche lasciarsi bagnare in abbondanza dall’acqua che cade dal cielo.
La pienezza della vita è lì ad ogni passo. Il riconoscimento di tale abbondanza che è tutto intorno a voi risveglia l’abbondanza che dorme dentro di voi. Dopo, lasciatela defluire. Quando sorridete a uno sconosciuto, c’è già un deflusso di alcuni minuti di energia. Diventate un donatore. Chiedetevi spesso: “Quanto posso dare qui, come posso essere utile a questa persona o in questa situazione?”: non è necessario che possediate nulla per sentirvi abbondanti, ma se vi sentite sempre abbondanti le cose cominceranno a venire quasi certamente a voi .”
Eckhart Tolle
Richard Bartlett, noto chiropratico e naturopata nonché scrittore, afferma che possiamo osservare solamente ciò che possiamo vedere. Ci sono però cambiamenti che non possiamo vedere ma che non di meno hanno luogo. E, probabilmente, si tratta dei cambiamenti più significativi.
Repetita iuvant: siamo esseri vibrazionali in un ambiente vibrazionale. Tutto è energia e citando il grande Albert Einstein con una delle sue affermazioni più potenti:
“…tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonizzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà.
Non c’è altra via. Questa non è filosofia. Questa è fisica…”
non dobbiamo dimenticare che l’elemento chiave di tutto non è il pensiero, e nemmeno il cuore. L’elemento chiave è il circuito mente-cuore. Soltanto creando coerenza tra i due possiamo attingere al campo delle INFINITE POSSIBILITA’, il luogo dove consapevolmente creiamo la nostra realtà.
E come facciamo a collocarci in questo campo per cominciare a creare/attirare consapevolmente? Basta osservare. No, non osservare il mondo che ci circonda. Dobbiamo osservare noi stessi, osservare i nostri pensieri, osservare le emozioni che proviamo. Più osserviamo questi elementi, più ce ne distacchiamo. Più ce ne distacchiamo, più ne abbiamo il controllo.
“Il successo non si rincorre, si attrae. Per avere di più devi prima di tutto essere di più.”
Jim Rohn
Esercitandoci nell’arte di osservare prenderemo sempre più consapevolezza di quello che in realtà siamo. Qualcuno chiederà: ma che siamo in realtà? Di certo non siamo il corpo e non possediamo nessuna anima. In realtà noi siamo l’anima e mente e corpo sono i nostri magnifici strumenti da usare per interfacciarci con il mondo. Non siamo né la mente, né i pensieri che osserviamo. Siamo l’energia che risiede nel corpo. Siamo un frammento dell’energia universale che regna ovunque. Siamo la goccia di un oceano, quindi, anche se solo una goccia, siamo pur sempre oceano, eterni e potenti.
L’errore che fanno in molti è proprio quello di identificarsi con la mente, dando così potere all’ego di creare separazione, quindi paura. Se fai affidamento esclusivamente su questo magnifico organo e prendi per buono tutto quello che ti propina, perdi il controllo del resto. La mente è un organo potentissimo e come tale va usato con cautela e consapevolezza.
Quando entri nel giusto ruolo, nel ruolo dell’osservatore, ecco che il continuo chiacchiericcio interiore inizia a scemare. E quando la lavagna sarà completamente pulita, solo allora potrai cominciare a scrivere ciò che dovrà entrare nella tua vita. Ti accorgerai che non sarà il pensiero a predominare su di te, ma sarà l’esperienza emotiva, ossia, riuscirai a provare in anticipo l’essenza di ciò che desideri perché l’esperienza è l’essenza del tuo desiderio (Leggi il post sulla sincronicità). E riuscirai a provare solamente le esperienze coerenti con la tua etica. Il pensiero sarà il LA che darà il via al processo di visualizzazione.Sarà un pensiero focalizzato, carico di emozione, e non sarà più un chiacchiericcio nevrotico.
«… la tua gioia non dipenderà dalla tua giovinezza o dal tuo corpo. Dipenderà dalla tua eterna identità. Un’identità destinata a crescere e svilupparsi. A cambiare. A non morire mai. Perché la tua identità non conosce né tempo, né spazio. Non dipendi dalla tua immagine fisica. Sei luce e come tale ti muovi nell’universo. Dal corpo proietti energia all’esterno per creare il mondo fisico. Se vorrai cambiare la realtà in cui ti trovi dovrai cambiare il tuo mondo interiore. Dovrai cambiare ciò che proietterai. Tu esisti da sempre e per sempre sarai. Questo è il significato dell’esistenza. L’energia che regna ovunque è anche in te perché tu sei parte di tutto ciò che è!»
Tratto dal saggio “In viaggio verso te” di Mocciola e De Amicis
Non è la parte razionale che guida le nostre vite, anche se potrebbe sembrare. E’ il nostro subconscio, è quella lavagna dove ci sono scritte un sacco di cose in maniera disordinata. Se non la pulisci e non la riscrivi, la tua vita naufragherà nell’indesiderato perché se non sai ciò che vuoi, la vita ti darà ciò che non vuoi.
Fino a quando non avrai reso conscio l’inconscio, quest’ultimo dirigerà la tua vita e tu lo chiamerai “destino”
Carl Gustav Jung
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