Secondo una teoria, gli alieni stanno osservando la Terra in segreto come uno zoo

L’ipotesi “dello zoo”, proposta dall’astronomo John A. Ball nel 1973, prevede che le civiltà avanzate extraterrestri stiano intenzionalmente
evitando di comunicare con la Terra, per non interferire con la nostra naturale evoluzione e poterla quindi osservare.

La teoria, seppur possa apparire fantascientifica, è una spiegazione plausibile al paradosso di Fermi, che sottolinea la contraddizione tra il numero enorme di civiltà aliene stimate grazie all’equazione di Drake (15.000 soltanto nella nostra galassia secondo alcune ipotesi) e la totale mancanza di prove della loro esistenza (siano queste comunicazioni radio o veri e propri contatti).

Gli alieni potrebbero aver scelto di rimandare la comunicazione con gli umani aspettando che essi raggiungano un certo livello tecnologico, politico, ed etico.

Gli alieni hanno un’etica



L’ipotesi dello zoo assume, per prima cosa, l’esistenza di un grande numero di culture aliene, e che queste abbiano una sorta di “rispetto reverenziale” per l’evoluzione e lo sviluppo naturale di altre civiltà nell’universo, evitando quindi di disturbarle per non interferire con la diversità.

Si potrebbe tracciare un parallelo con la biodiversità terrestre, e come l’uomo abbia ancora molto da imparare sulla sua salvaguardia.

L’idea che le civiltà esistano ma abbiano ritegno nell’interferire con l’uomo implicherebbe un universo in cui le varie civiltà sufficientemente avanzate abbiano stabilito una sorta di alleanza e siano concordi sul rispetto etico delle civiltà meno avanzate. In un universo senza un’egemonia di potere, infatti, le singole civiltà avrebbero principi culturali diversi e potrebbero quindi scegliere di contattarci (o invaderci).

Tuttavia, anche in caso di un’alleanza di questo genere, basterebbe che una sola di queste civiltà non rispettasse i patti per rendere quest’ipotesi un problema; per questo motivo si specula che l’evoluzione di un pensiero etico di questo genere (il non disturbare le civiltà meno avanzate) possa essere un esempio di evoluzione convergente.

L’evoluzione convergente è il fenomeno per cui popolazioni di esseri viventi sulla Terra, anche se estremamente distanti e non in comunicazione tra loro, abbiano sviluppato esattamente le stesse soluzioni evolutive (es. gli occhi).

Altra soluzione in questo senso potrebbe essere che le civiltà appartenenti a questa ipotetica alleanza siano sotto l’influenza e il potere di una società particolarmente evoluta… la cosiddetta “prima civiltà”, la prima ad apparire nella galassia e con milioni, se non miliardi, di anni di cultura alle spalle.

Egemonia galattica

Il periodo di tempo tra la nascita della prima civiltà della Via Lattea e tutte le altre civiltà successive potrebbe essere enorme. Secondo la “simulazione di Monte Carlo“, si tratterebbe di periodi simili alle ere geologiche terrestri.

Immaginate di cosa potrebbe essere capace una civiltà con una cultura tecnologica evolutasi con centinaia di milioni di anni di vantaggio: le altre non avrebbero la possibilità di competere in nessun modo.

Questa civiltà avrebbe la capacità di controllare, influenzare ed isolare ogni altra civiltà nella sua sfera di influenza.

Photo credit Joel Tonyan

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