Scienziato inventa la tecnologia per vedere gli “esseri multidimensionali”

Il quotidiano Juarez Times ha intervistato lo scienziato inventore Daniel Nemes che ha fornito le seguenti informazioni sulla costruzione di una macchina che consente di osservare e registrare entità o esseri di altre dimensioni.


Daniel Nemes è originario della Spagna, ma vive in Colombia da quando aveva 14 anni ed è sempre stato interessato all’astronomia e alle materie scientifiche. E’ stato un membro della Associazione Astronomica di Madrid, Spagna. Dice che il progetto è iniziato quando ha letto un articolo su una rivista che parlava di materia oscura dell’universo e l’universo multidimensionale, quindi iniziò ad interessarsi a questa materia cominciando a prendere l’iniziativa di eseguire calcoli matematici ed esperimenti ottici per catturare le immagini di ciò che si nascondeva dietro l’Universo Multidimensionale, o come dice appunto Daniel “l’Aldilà”.



Con il passare del tempo Daniel, dopo svariati studi, ha scoperto un metodo di gran lunga superiore a quello usato oggi della gamma delle ottiche all’infrarossi, o all’ultravioletto, luce nera, CTP TV senza antenna, etc. Il suo nuovo metodo di visione dell’aldilà lo ha chiamato ENERGIVISION.





“Io uso lenti speciali, schermi ultra sensibili” – commenta Daniel Nemes – “catturo le immagini che sono di origine sconosciuta, e la mia teoria si basa appunto sulla cattura di immagini di altri piani dimensionali”. Ma lui dice anche che non ha viaggiato in altri paesi per esporre l’invenzione che ha fatto. Ha cercato di informare la comunità scientifica e solo un’agenzia scientifica grossolanamente si è interessata, ma senza proseguire e approfondire. I media hanno ignorato e messo a tacere la scoperta di Daniel anche dopo aver fatto vedere in TV le immagini catturate di misteriose presenze multidimensionali.










Daniel Nemes dice: “L’unico modo che ho per far conoscere la mia invenzione è sfruttare i social network come Facebook, dove dal 2015 ho pubblicato sul mio profilo circa 1.000 immagini di misteriose entità. Quando ho iniziato a pubblicare le mie foto, moltissime persone su Facebook mi hanno insultato e rifiutato di condividere o commentare. E’ stato molto difficile ma per fortuna le mie immagini sono oggi meglio conosciute da un determinato tipo di pubblico e ci sono molti gruppi su Facebook che stanno studiando e comunque sono incuriositi da quello che faccio ed è raro ricevere un insulto”. Giudicate voi stessi le seguenti immagini.

Tratto da Segnidalcielo

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